Il concordato preventivo
Uno strumento di composizione concordata della crisi d'impresa al fine di evitare il fallimento della medesima.
La procedura di concordato preventivo rappresenta uno degli strumenti di composizione concordata della crisi d'impresa.
La medesima si apre con la presentazione di un ricorso da parte dell'imprenditore in stato di crisi o addirittura di insolvenza, con cui lo stesso propone ai suoi creditori un piano teso a consentire la loro soddisfazione in qualsiasi forma.
Dal giorno della presentazione della domanda e sino al giorno della pronuncia dell'eventuale decreto di ammissione, i creditori per titolo e causa anteriore al decreto di ammissione non possono iniziare o proseguire azioni esecutive sul patrimonio del debitore.
Unitamente al ricorso, l'imprenditore in crisi deve allegare la seguente documentazione:
a) il piano;
b) un'aggiornata situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa;
c) uno stato analitico estimativo delle attività e l'elenco nominativo dei creditori, con l'indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione;
d) l'elenco dei titolari dei diritti reali o personali su beni di proprietà o in possesso del debitore e, infine,
e) la relazione di un professionista qualificato ai sensi dell'articolo 161 legge fallimentare che attesti la veridicità del dati aziendali e la fattibilità del piano.