PCT: si risparmia tempo e denaro
Il 25 giugno scorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legge che comunica l’obbligatorietà del processo civile telematico a partire dal 30 giugno 2014.
Fra i cambiamenti provocati dalla tecnologia troviamo il PCT, il processo civile telematico. Si tratta dell'automatizzare delle informazioni e dei documenti tra avvocati e Uffici Giudiziari nei processi civili.
Gli obiettivi sono quelli di aumentare l'efficienza e dimezzare i tempi e i costi. Entrano a far parte del processo d'informatizzazione:
- consultazione dei registri e dei fascicoli;
- pagamenti;
- ricezione di informazione e comunicazioni;
- firmare e depositare atti.
L'obbligatorietà
Come già preannunciato dal Ministero della Giustizia, il 25 giugno scorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legge che comunica l'obbligatorietà del processo civile telematico a partire dal 30 giugno 2014. Il decreto, inoltre, stabilisce le procedure e le norme per fare uso del PCT. Tutte le funzioni avvengono attraverso una banca dati chiamata Polisweb a cui si può accedere solamente con le proprie credenziali consegnate al momento dell'iscrizione. Con l'identificazione ogni avvocato civile o notaio accede alla parte della banca dati a cui è interessato.
Risparmio di tempo e di denaro
A un mese dall'entrata in vigore del decreto legge, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha parlato, in conferenza stampa, dei primi risultati ottenuti in seguito all'obbligatorietà del PCT. Uno dei primi dati più sorprendenti è la riduzione del 59% dei tempi delle procedure per decreto ingiuntivo: da 17 a 7 giorni.
Secondo quanto riportato dal ministero della Giustizia, fra i dati più importanti del primo mese troviamo:
- 78.871 i depositi telematici complessivi effettuati da avvocati e altri professionisti, di cui 20.953 ricorsi per decreti ingiuntivi, e 23.157 memorie e conclusionali del e 30.118 altri atti endoprocedimentali;
- dal 1 al 28 luglio sono stati 108.659 i provvedimenti telematici depositati da i magistrati. Più di 1 milione sono i provvedimenti depositati nel solo ultimo anno dai magistrati, di cui ben 102.910 sentenze e 307.153 verbali. Tali provvedimenti, custoditi nel fascicolo telematico, formano una considerevole banca dati provvedimentale che è consultabile da parte di avvocati e parti on line 24 ore su 24, con uno sgravio considerevole per le cancellerie.
L'obbligatorietà del PCT ha inoltre avuto un forte impatto sulla riduzione delle spese. Secondo il ministero della Giustizia “i rilievi e le stime elaborate indicano che 11.552.130 di comunicazioni consegnate via Pec negli ultimi 12 mesi (da agosto 2013 al 24 luglio 2014) sono valse un risparmio di oltre 40 milioni di euro (€ 40.432.455, somma che è quasi pari a circa la metà della spesa informatica per la giustizia nell'anno 2013)".
Il sistema giudiziario italuano ha grande bisogno di essere snellito e il PCT è un’ottimo inizio. Il cittadini ha bisogno spesso di stabilire chi ha torto e chi ha ragione senza lunghe procedure che a volte durano 10 anni. Si potrebbe creare una via rapida per risolvere diverbi di piccola importanza, cause entro privati e imprenditori dove si può accertare rapidamente il torto o il danno. Io ho dovuto aspettare 7 anni per una causa con un architetto furbo e truffaldino che con una valanga di menzogne e la complicità di un’assicurazione che si è intruffolata nella causa ha poi vinto la causa. Avrei dovuto fare ricorso ma mi sarebbe costato più del danno subito. Quanti cittadini come me non fanno ricorso e vengono penalizzati di fronte a soggetti esperti che conoscono tutte le vie per farla franca. In Italia di questi soggetti ce ne sono molti. davanti a soggetti esperti con una sola