Anche gli uomini devono fare le faccende domestiche

Se pensate che le pulizie di casa siano esclusivamente di competenza femminile, beh...vi sbagliate di grosso! E ora lo sostiene anche la legge.

21 OTT 2016 · Tempo di lettura: min.
Anche gli uomini devono fare le faccende domestiche

La sentenza 24471 del 2014 della Corte di Cassazione afferma che anche gli uomini hanno sia la capacità che il dovere di occuparsi delle faccende domestiche.

La strada per la parità dei sessi è ancora molto lunga. Nonostante sempre più donne lavorino fuori casa, sono moltissime quelle che hanno, in esclusiva, anche il peso delle faccende domestiche. In alcuni casi, il lavoro dell'uomo all'interno della casa viene visto ancora come un "aiuto" più che come il normale contributo che ogni membro della famiglia dovrebbe offrire nel rendere accogliente il luogo in cui si vive.

Nonostante questo squilibrio a livello sociale e culturale, la legge pian piano si sta adeguando alla parità dei diritti. Una sentenza della Corte di Cassazione, la 24471 del 2014, ha affermato che anche gli uomini hanno le capacità e il dovere di occuparsi delle faccende domestiche. Questa sentenza è stata formulata in risposta alla Corte d'appello di Venezia che, invece, durante un processo per risarcimento danni, aveva affermato che un uomo non è tenuto a collaborare nelle pulizie della casa visto che, per natura, è un'attività prettamente femminile.

Questa sentenza è scaturita dalla richiesta di risarcimento di un uomo a causa dei danni causati da un incidente stradale. Il soggetto, infatti, richiedeva di essere risarcito non solo per l'impossibilità di poter svolgere il suo lavoro ma anche per l'incapacità di potersi dedicare alle faccende domestiche. La Corte d'appello di Venezia, però, aveva rifiutato questa parte del risarcimento, affermando che

«...non rientra nell'ordine naturale delle cose che il lavoro domestico venga svolto da un uomo».

La Corte di Cassazione ha sentenziato in maniera totalmente distinta rispetto a questo caso. Per prima cosa è stata confutata la teoria secondo cui esiste un "ordine naturale delle cose" per cui i lavori domestici spetterebbero solamente alle donne. Al contrario, la Cassazione ha sottolineato che si tratta di una libera scelta degli individui. Questi pregiudizi sessisti e maschilisti, inoltre, vanno in netto contrasto con i principi di parità e di pari contribuzione dei coniugi ai bisogni della famiglia (articolo 143 del codice civile).

In nome di questi principi, dunque, la Corte di Cassazione ha stabilito che il soggetto aveva diritto al risarcimento danni dovuto all'impossibilità di svolgere normalmente le faccende domestiche a causa dell'incidente subito.

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1 Commenti
  • pino d'abete

    bravi troppo bravi stiamo godendo

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