La popolazione italiana diminuisce, quella degli avvocati cresce
Nel 2015 il numero di avvocati in Italia era di 246.786, superata nel totale solo dalla Spagna.
L'Italia è al terzo posto nella classifica europea per concentrazione di avvocati in proporzione al numero di abitanti.
Nonostante la popolazione italiana diminuisca (secondo il Rapporto annuale dell'Istat, al 1º gennaio 2016, il numero di residenti scende di 139 mila rispetto all'anno precedente), continua a crescere il numero degli avvocati. Secondo i dati forniti dall'Onu e dal Ccbe (Council of Bars and Law Societies of Europe), e ripresi dalle infografie dello Studio Versari, infatti, l'Italia ha quattro avvocati ogni 1000 abitanti. Queste cifre ci posizionano al terzo posto nella classifica europea per concentrazione di avvocati in proporzione al numero di abitanti. A superarci, infatti, sono solo il Liechtenstein e la Spagna.
Le caratteristiche
Nel 2015 il numero di avvocati in Italia era di 246.786, superata nel totale solo dalla Spagna, con 253.190 professionisti legali. Secondo la media europea, inoltre, il numero degli avvocati è bilanciato dal punto di vista del sesso, con il 56,2% degli uomini e il 43,8% delle donne. L'Italia si mantiene all'incirca su questa media, con una percentuale maggiore di professionisti di sesso maschile (53% contro il 47%).
Per quanto riguarda la distribuzione degli avvocati italiani, ci troviamo di fronte a una grande sproporzione. Nel 2015, infatti, il rapporto del numero di avvocati per ogni mille abitanti vede al primo posto la Calabria con 6,8 avvocati ogni mille abitanti, seguita dalla Puglia e dalla Campania con 5,6. Agli ultimi posti, invece, troviamo la Valle d'Aosta e il Trentino Alto Adige.
Problemi e soluzioni
La conseguenza di tutti questi dati è la saturazione del mercato. Concorrenza spietata e difficoltà per i laureati di trovare il proprio spazio all'interno della professione sono solo alcune delle problematiche che devono affrontare questi professionisti in Italia.
Fra le varie soluzioni pensate per risolvere questo problema troviamo quella proposta dalla bozza del regolamento approvato dal Ministero della Giustizia. La nuova normativa prevederebbe dei corsi obbligatori a numero chiuso per gli aspiranti avvocati. Si tratterebbe, dunque, di una sorta di pre-selezione che, secondo i suoi promotori, permetterà di diminuire il numero di avvocati in Italia.
