Lavoratori dipendenti: quando è possibile richiedere permessi retribuiti?
Ecco i principali motivi che permettono ai lavoratori dipendenti di richiedere un permesso retribuito.
Matrimonio, lutto o donazione di sangue sono fra le motivazioni per cui è possibile richiedere un permesso retribuito.
Può capitare che, per diverse ragioni, il lavoratore abbia bisogno di assentarsi dal lavoro. Per queste assenze, in alcuni casi, è possibile chiedere un permesso retribuito. Questo genere di permesso è regolato sia dalle leggi nazionali che dai CCNL (Contratti collettivi nazionali di lavoro) che possono prevedere differenze a seconda del settore lavorativo a cui si appartiene.
Tuttavia, in linea di massima, esistono delle situazioni per cui le assenze da lavoro non prevedono l’interruzione della retribuzione per i dipendenti (pubblici e privati). Ovviamente, questi permessi non hanno niente a che vedere con le ferie.
Quali situazioni permettono di ottenere un permesso retribuito?
Fra i principali motivi che permettono di richiedere permessi retribuiti troviamo quelli che vi elenchiamo di seguito.
- Permesso per lutto o per grave infermità: in questo caso i lavoratori pubblici o privati hanno diritto a tre giorni di permesso (non considerando i giorni festivi o non lavorativi), documentando il motivo per cui viene richiesto. Questo permesso riguarda lutto e grave infermità di parenti fino al secondo grado, anche in caso di coniuge separato o di unioni civili, o di un soggetto componente la famiglia anagrafica.
- Permessi per concorsi ed esami o per studio: i lavoratori hanno a disposizione 8 giorni all’anno per partecipare a concorsi o esami, presentando l’apposita certificazione. Allo stesso tempo, il permesso retribuito riguarda anche il giorno utile per sostenere un esame. In generale, è possibile chiedere un permesso per studio per un massimo di 150 ore, 250 se serve per terminare la scuola dell’obbligo.
- Permesso per donazione di sangue o di midollo osseo: questo permesso retribuito riguarda chi ha donato almeno 250 grammi di sangue, che ha diritto a 24 ore di riposo, dal momento della donazione o dal momento dell’assenza da lavoro. Nel caso del midollo osseo, invece, il permesso retribuito riguarda quelle giornate che servono al donante per riprendersi dalla donazione. In entrambi i casi sarà necessario presentare l’apposita certificazione medica.
- Permesso per motivi personali: molti contratti collettivi nazionali di lavoro includono questo tipo di permesso retribuito. In generale, non sono stabilite le ragioni di questo permesso, né il datore di lavoro è tenuto a valutare le motivazioni. L’assenza equivale a un massimo di 3 giorni durante l’anno.
- Permesso per cariche pubbliche elettive: è possibile richiedere questo permesso retribuito per quei lavoratori che sono stati eletti e devono partecipare alle sedute presso il consiglio comunale, provinciale, degli altri enti locali e anche dei consigli circoscrizionali ma solo per i comuni con più di 500.000 abitanti. In generale, il permesso riguarda solamente le ore in cui avvengono le sedute e i relativi spostamenti. Tuttavia, nel caso in cui la seduta avvenga di sera, il lavoratore non potrà rientrare a lavoro prima di 8 ore del giorno successivo. Se la seduta sorpassa la mezzanotte, inoltre, il lavoratore ha il diritto a non ritornare sul posto di lavoro il giorno successivo.
- In più, tutti quei lavoratori che vengono chiamati a eseguire il compito di scrutatori, di segretari, di presidenti di seggio, o nel caso dei rappresentanti di lista, per le elezioni politiche, amministrative o referendum, hanno diritto al permesso retribuito. L’assenza riguarda il giorno precedente al voto, il giorno delle elezioni e quello dello scrutinio. In alcuni casi, è possibile usufruire di un giorno in più di permesso se lo scrutinio non è stato terminato entro la mezzanotte.
- Permesso per assistere familiari con handicap: secondo la Legge 104/1992, i lavoratori che devono assistere familiari con handicap hanno diritto a 3 giorni o 18 ore al mese di permesso retribuito.
- Permessi per i genitori: in questa categoria rientrano, ovviamente, i lavoratori con figli. In questo caso, è possibile richiedere congedo di maternità o di paternità, nonché il congedo parentale. In più, è possibile richiedere un permesso retribuito per allattamento o per malattia del figlio.
- Permesso per matrimonio: chi si sposa ha diritto a 15 giorni di congedo matrimoniale. Nel conteggio dei giorni vengono inclusi anche i festivi e i giorni di riposo.
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