Mobbing: cos'è, cosa fare e come difendersi

A livello penale non esiste una fattispecie di reato specifica per il mobbing. Nonostante ciò, è possibile denunciare i comportamenti vessatori subiti.

13 MAR 2018 · Tempo di lettura: min.
Mobbing: cos'è, cosa fare e come difendersi

In Italia il mobbing non è ancora un reato definito dalla legge. Cosa fare nel caso in cui siamo vittime di molestie sul luogo di lavoro?

La parola "mobbing" deriva dal verbo inglese "to mob" che, in italiano, significa attaccare o molestare. Questo termine viene utilizzato prevalentemente per indicare quelle molestie psicologiche e verbali che si sviluppano sul posto di lavoro. Attualmente, in Italia, nonostante le varie proposte che hanno cercato di colmare la lacuna presente per questo tipo di reato, non esiste ancora una norma né delle pene specifiche.

In una delle ultime sentenze su questa tematica, il mobbing veniva definito come quegli "atti e comportamenti ostili, vessatori e di persecuzione psicologica, posti in essere dai colleghi, il cosiddetto «mobbing orizzontale», dal datore di lavoro o dai superiori gerarchici, il cosiddetto «mobbing verticale» [o "bossing"] nei confronti di un dipendente, individuato come vittima; atti e comportamenti intenzionalmente volti ad isolarla ed emarginarla nell'ambiente di lavoro e spesso finalizzati ad ottenerne l'estromissione".

Cosa fare se si è vittime di mobbing?

Nonostante la mancanza di una legge specifica, è possibile far rientrare questi atti vessatori in altre fattispecie di reato. Innanzitutto, alcuni articoli della Costituzione italiana fanno riferimento a questo tipo di comportamenti: l'articolo 32 che definisce la salute come fondamentale diritto dell'individuo, l'articolo 35 che tutela il lavoro, e l'articolo 41 che afferma che l'iniziativa economica privata "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".

Oltre alla tutela della Costituzione, la vittima può rimettersi ad alcuni articoli del codice civile per richiedere un risarcimento danni sia per danno non patrimoniale che per danno patrimoniale. L'articolo 2043 del Codice civile, per esempio, punisce "qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno". L'articolo 2087 obbliga l'imprenditore "ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro".

Nonostante sia possibile richiedere il risarcimento danni, l'onere della prova spetta al lavoratore che dovrà dimostrare l'esistenza di questi atti e comportamenti ostili reiterati nel tempo e che questi siano la causa dei danni riportati a livello psicologico e fisico.

A livello penale, invece, non esiste una fattispecie di reato specifica per il mobbing. Nonostante ciò, è possibile denunciare i comportamenti vessatori attraverso altre fattispecie di reato come l'abuso di ufficio, le moleste, i maltrattamenti, le minacce o i cosiddetti atti persecutori. In quest'ultimo caso, ad esempio, l'articolo 612-bis punisce il reato di stalking, ossia quelle "condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumita' propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita".

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in mobbing.

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1 Commenti
  • SALVATORE SCHEMBRI

    Salve, sono stato dipendente inps per 28 anni, purtroppo per varie vicissitudini e mobbing subito , anche per essermi cancellato da un paio di sindacati, e per essere di idee di destra, non essere ruffiano , di nessuno, ma soprattutto aver vinto questo con corso , onestamente, per merito, a Milano nel 1987 , sono di Catania !! Con gli anni mi sono ammalato di una gravissima depressione, spesso malato, chiuso a casa, ho lasciato diverse ragazze, non mi sono sposato, affetto anche di shopping e gioco cm Compulsivo, ho oure tentato il suicidio, con pillole ! Ho perso la pace, e il lume della ragione, cosi nel 2015, ho chiesto la pensione di inabilità, gia usufruivo di un assegno di invalidità da qualche anno !! Adesso sono in pensione dal dic. 2015 , purtroppo, sto benissimo adesso, ma a 54 anni, ormai anche orfano di entrambi i genitori, mi manca tantissimo il lavoro, mi sento un fallito, inutile, e la pensione non è alta ! Mi reputo vittima di una persecuzione..statale, vorrei rientrare al lavoro, reintegrato, essere risarcito del danno esistenziale, biologico !! Ho anche un mutuo da pagare! Da premettere che a scuola ero bravissimo, avevo 9 in chimica, inglese, storia, italiano..!! Ho svolto il servizio militare regolarmente in marina nel 1984/86 gradirei essere consigliato , per favore, sul da farsi !! Grazie di vero cuore! Distinti saluti, grazie

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