Come funziona il sistema elettorale tedesco?
Ogni forza politica riceve i seggi in maniera proporzionale al numero dei voti ricevuti.
I principali partiti politici stanno cercando un accordo sulla prossima legge elettorale. La proposta più accredita si ispira al sistema elettorale tedesco.
Il cambiamento dell'attuale sistema elettorale è stato uno dei temi critici della politica italiana negli ultimi anni. Dopo la bocciatura dell'Italicum da parte della Corte Costituzionale, sono state diverse le proposte per sostituire l'attuale sistema. Negli ultimi mesi, nel dibattito politico si è sempre più fatta strada l'ipotesi di un sistema elettorale molto simile a quello della Germania. Sembra, infatti, che Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 stelle siano sulla buona strada per trovare un accordo.
Come funziona la legge elettorale tedesca? Ecco alcuni delle principali caratteristiche dell'elezione del Bundestag (il Parlamento tedesco).
Tipo proporzionale
Ogni forza politica riceve i seggi in maniera proporzionale al numero dei voti ricevuti. Lo sbarramento è al 5% e, al di sotto di questa percentuale, i partiti restano fuori dal Parlamento. In alternativa, per entrare nel Bundestag i partiti devono riuscire a far eleggere minimo 3 candidati nei collegi uninominali.
Primo e secondo voto
Sulla scheda elettorale i tedeschi hanno la possibilità di esprimere due preferenze. Il primo voto (erststimme) riguarda i collegi uninominali (299 circoscrizioni uninominali in tutto) e funziona con il sistema maggioritario. Il candidato con più voti viene eletto. Il secondo voto (zweitstimme), invece, riguarda la scelta della lista o del partito (Landeslisten o liste regionali). In questo caso, il sistema è proporzionale e determinerà quanti seggi parlamentari riceverà ogni partito. Gli elettori possono decidere di utilizzare il voto disgiunto, ossia possono votare due partiti diversi nelle due liste.
Attraverso questo sistema, i candidati scelti con il primo voto vengono comunque eletti nonostante siano in numero maggiore rispetto alla proporzione di seggi determinata dal secondo voto. Ciò vuol dire che anche tutti gli altri partiti riceveranno deputati in più, per mantenere la proporzione intatta. Proprio per questo motivo, il Parlamento tedesco ha un numero di parlamentari variabile (in questo momento, ad esempio, sono 630 membri). Questa variabilità non sarebbe possibile in Italia dove il numero di parlamentari è fisso.
Da questo sistema elettorale partiranno i legislatori per creare un nuovo sistema elettorale italiano, aggiustandolo alle necessità del Parlamento italiano. Il sistema elettorale tedesco potrebbe offrire una maggiore rappresentatività pur però rendendo difficile una maggioranza assoluta (in Germania nessun partito l'ha raggiunta dal 1957). Anche in questo caso, dunque, sarà necessario che i partiti trovino un accordo per formare una grande coalizione proprio come avviene in Germania. Il sistema, dunque, non garantirebbe la governabilità.
Il progetto base del nuovo sistema elettorale, soprannominato Rosatellum (da alcuni già ribattezzato "tedeschellum"), è stato per ora coperto da emendamenti. Molti di questi spingono verso la legge elettorale tedesca. Per ora, sembra che i principali partiti italiani potrebbero coincidere con la soglia di sbarramento al 5% e anche con il sistema proporzionale. Non c'è ancora un accordo sul numero di preferenze che potrà esprimere ogni elettore.
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