INFILTRAZIONI IN CONDOMINIO: CHI PAGA I DANNI QUANDO L'APPARTAMENTO È IN AFFITTO?

Infiltrazioni provenienti da un appartamento sovrastante che hanno causato danni significativi all'immobile sottostante. - Rapporto di proprietà - Contratto di locazione - Relazioni condominiali - Rapporti assicurativi

27 GEN 2025 · Tempo di lettura: min.
INFILTRAZIONI IN CONDOMINIO: CHI PAGA I DANNI QUANDO L'APPARTAMENTO È IN AFFITTO?

Una recente sentenza del Tribunale di Roma getta nuova luce su uno dei problemi più frequenti nella vita condominiale: le infiltrazioni tra appartamenti. La questione, apparentemente semplice, si complica quando l'immobile da cui provengono i danni è concesso in locazione. Chi deve risarcire il vicino danneggiato? Il proprietario o l'inquilino?Il caso esaminato dal Tribunale di Roma è emblematico: un appartamento subisce gravi danni da infiltrazioni provenienti dall'abitazione sovrastante, con deterioramento di soffitti, pareti e stucchi. La particolarità? L'appartamento da cui provenivano le infiltrazioni era stato dato in affitto e il proprietario sosteneva che la responsabilità fosse dell'inquilino.La decisione del Tribunale offre una risposta chiara e illuminante. I giudici hanno stabilito che la responsabilità principale rimane in capo al proprietario dell'immobile, anche quando questo è concesso in locazione. Il principio è logico: il proprietario mantiene il controllo e la custodia delle componenti strutturali dell'edificio e degli impianti che richiedono manutenzione straordinaria, come quello idrico.Ma perché questa decisione è così importante per la vita quotidiana nei condomini? Innanzitutto, stabilisce un punto fermo: chi subisce danni da infiltrazioni può rivolgersi direttamente al proprietario dell'appartamento da cui provengono, senza doversi preoccupare se questo sia abitato da un inquilino. Questo principio semplifica notevolmente la tutela dei diritti dei danneggiati, evitando complesse dispute sulla ripartizione delle responsabilità.Nel caso specifico, le infiltrazioni erano causate da un guasto all'impianto idrico che richiedeva interventi di manutenzione straordinaria. Il Tribunale ha sottolineato come questi interventi rientrino nella responsabilità del proprietario, non dell'inquilino, il quale è tenuto solo alla manutenzione ordinaria delle parti dell'immobile nella sua disponibilità.Un aspetto interessante della sentenza riguarda anche il ruolo delle perizie tecniche. Nel caso esaminato, una consulenza tecnica ha permesso di accertare con precisione l'origine delle infiltrazioni e quantificare i danni. Questo evidenzia l'importanza di un approccio scientifico nella risoluzione di queste controversie, che non possono essere lasciate a valutazioni approssimative.La decisione affronta anche un altro aspetto pratico rilevante: cosa succede quando proprietario e inquilino hanno raggiunto accordi privati sulla gestione dell'immobile? Il Tribunale è chiaro: questi accordi valgono nei rapporti interni tra le parti, ma non possono pregiudicare i diritti dei terzi danneggiati. In altre parole, il vicino che subisce le infiltrazioni può sempre rivolgersi al proprietario, indipendentemente da eventuali accordi tra questo e l'inquilino.I danni liquidati dal Tribunale comprendono non solo il ripristino materiale dell'immobile, ma anche le spese tecniche e legali sostenute per accertare e far valere i propri diritti. Questo aspetto è particolarmente importante perché garantisce una tutela completa del danneggiato, che spesso deve affrontare spese significative per dimostrare le proprie ragioni.La sentenza offre anche spunti pratici per la prevenzione di simili controversie. I proprietari sono incentivati a mantenere un controllo costante sullo stato degli impianti, anche quando l'immobile è in affitto, e a intervenire tempestivamente ai primi segnali di problemi. Gli inquilini, dal canto loro, devono segnalare prontamente eventuali anomalie al proprietario, contribuendo così a prevenire danni maggiori.Per gli amministratori di condominio, la decisione fornisce linee guida preziose nella gestione delle controversie tra condomini, permettendo di indirizzare correttamente le richieste di risarcimento e facilitando la risoluzione delle dispute.In conclusione, questa sentenza rappresenta un importante punto di riferimento per tutti coloro che vivono o lavorano in contesti condominiali. Stabilisce principi chiari e pratici, bilanciando le esigenze di tutela dei danneggiati con una corretta ripartizione delle responsabilità tra proprietari e inquilini. Un contributo significativo alla certezza del diritto in un ambito che tocca da vicino la vita di molti cittadini.La decisione dimostra come la giustizia civile, quando chiamata a risolvere problemi concreti della vita quotidiana, possa fornire risposte chiare e utili, contribuendo a una migliore convivenza nelle realtà condominiali. Un esempio di come il diritto possa effettivamente servire le esigenze pratiche dei cittadini, offrendo soluzioni equilibrate a problemi comuni.

Scritto da

Studio legale Avv. Giulio Mario Guffanti

Lascia un commento

ultimi articoli su attualità