La scelta dell'avvocato in caso di separazione o divorzio
A un matrimonio sbagliato può rimediare una buona separazione, a una separazione o un divorzio sbagliati si rimedia difficilmente.
In un vecchio film in bianco e nero, Gregory Peck diceva: «Ci si può sposare di fretta e senza pensarci, ma divorziarsi no, bisogna farlo dopo aver riflettuto bene». Aveva ragione: a un matrimonio sbagliato può rimediare una buona separazione, a una separazione o un divorzio sbagliati si rimedia difficilmente.
Questo per dirvi che qualunque azione riguardi la separazione e il divorzio deve essere fatta, come si diceva un tempo, "con criterio e giudizio".
Il primo passo in una separazione o in un divorzio: la scelta dell'avvocato
La separazione e il divorzio sono fondamentali, esclusivi e personalissimi diritti.
Non sono diritti scritti in Costituzione, ma sono direttamente discendenti del diritto alla libertà, alla salute e al benessere economico; ma, soprattutto del diritto alla felicità, anche questo non scritto in Costituzione, a differenza che in quella americana, ma da ritenere ugualmente esistente e fondamentale.
È un diritto non solo separarsi o divorziare ma farlo alle giuste condizioni, quelle, appunto, che garantiranno al massimo la vostra libertà, la vostra salute e il vostro benessere economico.
Queste tre cose sono così importanti e personali che, almeno per prudenza, non potete aspettarvi di condividerle al 100% con nessun'altra persona, tantomeno con il vostro coniuge. Nelle migliori situazioni, quelle senza gravi conflitti, potrete sentirvi liberi se l'altro lo sarà, sereni se l'altro lo sarà, ma non sarete più ricchi se l'altro sarà più ricco. Per uno che riceverà di più, un altro riceverà di meno.
Perché insisto?
Insisto per farvi capire quanto sia importante in una separazione o in un divorzio avere il proprio esclusivo avvocato, una persona che dall'inizio alla fine vi è accanto ed è lì per voi, con il vostro come unico interesse da raggiungere.
Per onestà devo far presente che pochissimi colleghi la pensano come me e che la nostra legge consente che in una separazione (o divorzio) consensuale i due coniugi possano essere assistiti da un unico avvocato.
Questo non vuol dire che sia una legge giusta e che, prima o poi, non cambierà.
Intanto, fortunatamente, la recente legge che ha previsto la nuova procedura di "negoziazione assistita" per separazioni e divorzi, ha stabilito che ogni coniuge debba avere il suo esclusivo avvocato.
Certo, il problema sarà una spesa maggiore, ma se avessimo statistiche vi rendereste conto che il destino di tante separazioni consensuali portate avanti da un unico avvocato è stato:
- tornare dopo pochi mesi in tribunale perché uno dei due coniugi si rendeva conto di esser stato "forzato" ad accettare condizioni sfavorevoli;
- oppure, nel migliore dei casi, rinviare la "battaglia" al divorzio. Vi assicuro che in tutti e due i casi i conflitti erano molto accesi e i costi molto alti.
Ovviamente, ogni regola ha le sue eccezioni: se veramente la situazione fra i coniugi è tranquilla, si può ricorrere a un unico legale che si dimostri onestamente imparziale.
Nella maggior parte dei casi, però, se avete considerato di separarvi o divorziare o avete saputo che il vostro coniuge lo sta considerando, è meglio andare appena possibile non "dall'avvocato" ma "dal vostro avvocato".