Liti tra eredi: ecco i vantaggi della mediazione. Vediamo i dati statistici.
Il mediatore può aiutare i coeredi a risolvere una lite ereditaria evitando una lunga e costosa causa. La partecipazione a tali mediazioni è molto alta.
Quando gli eredi litigano tra loro in merito alla ricostruzione della massa ereditaria e/o alla divisione dei beni ereditari, capita che i rispettivi avvocati non riescano a trovare una soluzione amichevole della divisione ereditaria. Se gli eredi litiganti sono solo due di solito la trattativa è più semplice mentre quando sono più di due, ogni parte con il proprio avvocato, la pratica si complica terribilmente. Ecco allora l'opportunità offerta dalla mediazione introdotta nel nostro ordinamento giuridico nel 2010. Come molti sapranno, la legge stabilisce che prima di iniziare una causa in materia ereditaria, le parti devono obbligatoriamente ricorrere alla mediazione. In molte occasioni mi è capitato che il mediatore riuscisse a trovare delle soluzioni che gli avvocati da soli non erano riusciti a trovare. Anche la possibilità di un contatto diretto tra mediatore e parti sicuramente aiuta il primo a comprendere quali siano i veri interessi delle parti spesso nascosti dietro alle questioni giuridiche. Molto spesso il mediatore, in sessione separate, fa presente ad ogni avvocato i punti deboli della linea difensiva e ciò è un valido ausilio anche per l'avvocato che in questo modo riesce a convincere il proprio cliente a diventare più malleabile e cedere qualcosa. Al seguente link c'è l'analisi del Ministero della Giustizia riguardante la mediazione civile nell'anno 2019 https://webstat.giustizia.it/Analisi%20e%20ricerche/Mediazione%20Civile%20-%20Anno%202019.pdf Voglio soffermarmi su alcuni punti di tali analisi. Nelle successioni ereditarie la percentuale degli aderenti comparsi (cioè dei soggetti chiamati a partecipare al primo incontro) è stata pari a 64,6% del totale. Per quanto riguarda l'esito della procedura di mediazione nelle successioni ereditarie il 31% del totale hanno un esito positivo (e quindi si chiudono con un accordo). Quando gli aderenti comparsi decidono di partecipare anche al secondo incontro, la probabilità di un esito positivo sale fino al 46%.
