Separazione di fatto e separazione legale: qual è la differenza?
Uno delle azioni più utilizzate per mettere in atto la separazione di fatto è l'allontanamento, di uno dei due coniugi, dall'abitazione familiare.
Quali sono le caratteristiche principali della separazione di fatto e di quella legale? Quali sono le differenze fra separazione consensuale e giudiziale?
In diritto di famiglia, con il termine "separazione" s'intende l'interruzione transitoria della vita matrimoniale, in attesa del divorzio o di un'eventuale riconciliazione. Nonostante sia un concetto piuttosto utilizzato, spesso, si tende a confondere la separazione di fatto con la separazione legale. Quali sono le differenze?
Separazione di fatto
Con questo termine si indica la fine della vita matrimoniale, con o senza convivenza, da parte di uno o entrambi i coniugi, senza l'intervento di un giudice. Molto spesso questa situazione precede la vera e propria separazione che avviene attraverso provvedimento giudiziale. Durante la separazione di fatto, inoltre, non essendoci un'autorizzazione del Tribunale, non vengono regolati in maniera vincolante i rapporti fra i due coniugi a livello privato ed economico. In questo caso, possono insorgere controversie soprattutto nelle decisioni realtive ai figli e agli aspetti economici. La separazione di fatto, inoltre, non è una causa sufficiente per far decorrere il termine e per ottenere lo scioglimento del matrimonio attraverso il divorzio.
Uno delle azioni più utilizzate per mettere in atto la separazione di fatto è l'allontanamento, di uno dei due coniugi, dall'abitazione familiare. Nonostante questo tipo di separazione non venga attestata da un tribunale, l'abbandono del tetto coniugale può causare conseguenze a livello legale. In una successiva separazione legale, infatti, questa azione può essere motivo di addebito.
Chi abbandona il tetto coniugale, inoltre, potrebbe rientrare nel reato previsto dall'articolo 570 del Codice Penale:
"Chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro".
Separazione legale
Con la separazione legale, si ha l'intervento di un giudice che disciplina i rapporti fra i coniugi e con gli eventuali figli. In questo caso, il Tribunale prende le decisioni riguardanti, ad esempio, le questioni patrimoniali, l'affidamento dei figli, il mantenimento di figli e dell'ex coniuge. A sua volta, la separazione legale, può essere divisa in due tipi, così come sancito dall'articolo 150 del Codice Civile: "La separazione può essere giudiziale o consensuale".
La separazione consensuale avviene attraverso un accordo fra i coniugi sulle condizioni. Il Tribunale, invece, ha solamente il compito di omologare questo accordo attraverso un decreto. Nel caso della separazione giudiziale, invece, sarà il giudice a decidere le condizioni della separazione. L'articolo 151 del codice civile, infatti, sancisce che:
"La separazione può essere chiesta quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio alla educazione della prole.
Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio".
Entrambi i coniugi hanno diritto di richiedere la separazione, indipendentemente dal consenso dell'altro.
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