Autovelox: quando è illegittimo?
Se l'amministrazione non riesce a fornire la prova dell'adeguata segnalazione dell'autovelox, la multa non è valida.
L'autovelox svolge una funzione indispensabile che è quella di scoraggiare gli eccessi di velocità sulla strada. Nonostante ciò, in alcuni casi, le multe provenienti da questi dispositivi possono essere illegittime e quindi annullabili.
Quando si conduce, è necessario fare attenzione alle regole del Codice della Strada. Chi non rispetta i limiti di velocità, però, può essere scoperto da un dispositivo: l'autovelox. Questa apparecchiatura è in grado di misurare la velocità di ogni veicolo. Attraverso questo sistema, infatti, è possibile conoscere le targhe di quegli automobilisti che non stanno rispettando i limiti di velocità.
Sono agli automobilisti, dunque, a dover prestare attenzione alle regole del Codice della Strada, pena una multa salata. Nonostante ciò, è possibile che anche l'autovelox sbagli e che quindi le sanzioni non siano legittime. Ecco alcuni dei casi in cui è possibile impugnare la multa:
Revisione dell'autovelox
Secondo la sentenza n. 113/2015 della Corte costituzionale, i dispositivi vanno controllati periodicamente, in caso contrario i controlli eseguiti e le relativa multe rischiano di essere illegittimi e possono essere, per questo, annullati. Tuttavia questa sentenza riguarda solamente gli autovelox e non quelli mobili utilizzati dalle pattuglie. In generale, inoltre, l'autovelox dev'essere omologato dal Ministero dei Trasporti e, su ogni verbale, devono essere riportati i dati relativi al dispositivo.
Segnali di velocità
Per poter eseguire una multa legittima attraverso l'autovelox, è indispensabile che siano presenti e che siano ben visibili i limiti di velocità. Oltre alla segnalazione normale, inoltre, è bene ricordare che, così come stabilito dalla Corte di cassazione con l'ordinanza n. 11018 del 20 maggio 2014, il limite di velocità dev'essere segnalato nuovamente quando si è in presenza di un incrocio.
Segnalazione dell'autovelox
Gli autovelox devono essere segnalati altrimenti, anche in questo caso, le multe sarebbero illegittime, secondo quanto ribadito dalla Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5997 del 14 marzo 2014. La segnalazione dev'essere posizionata a meno di 4 km e a più di 1 km di distanza dal dispositivo e, in caso di intersezione stradale, dev'essere ripetuto. È inoltre illegittimo porre un autovelox su una strada urbana (tranne alcune eccezioni) e le multe eseguite sono anch'esse annullabili. La sentenza 680/2011 della Corte di Cassazione, inoltre, stabilisce che è necessario che sia sempre presente un agente di Polizia quando si sta accertando l'infrazione segnalata dal dispositivo.
Segnalazione: la prova dev'essere fornita dall'amministrazione
Secondo il comma 6-bis dell'articolo 142 del Codice della Strada:
"Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Interno".
Se l'amministrazione non riesce a fornire la prova dell'adeguata segnalazione dell'autovelox, la multa non è valida. È quanto è emerso dalla sentenza 537/2017 del Giudice di Pace di Milano che ha accolto il ricorso di un automobilista che affermava che la multa ricevuta non poteva essere legittima in quanto l'autovelox non era chiaramente segnalato così come richiesto dall'articolo 142. Secondo la sentenza, infatti, nel caso in cui l'amministrazione non riesca a dimostrare la corretta segnalazione, la multa verrà annullata.
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