Chi tradisce paga (...gli alimenti)
Secondo una sentenza della Cassazione, chi tradisce deve pagare gli alimenti al coniuge.
Hai tradito il tuo partner? Probabilmente, in caso di separazione o divorzio, dovrai pagargli gli alimenti.
È stata questa la decisione della Corte di Cassazione che ha condannato una donna al pagamento di un assegno di 400 euro al mese all'ex coniuge. Il motivo? Un tradimento (accertato) nei confronti nell'ex marito.
Il caso e la sentenza
In Veneto, nella città di Bassano del Grappa, una coppia ha divorziato. Una situazione come tante se non fosse che Giuliana B., la moglie, è stata costretta, da una sentenza della Corte di Cassazione, a consegnare al suo ex marito 400 euro mensili per il suo mantenimento. Il coniuge, infatti, era riuscito, attraverso l'aiuto di un investigatore privato, a dimostrare il tradimento della moglie, presentando le prove in tribunale.
Inizialmente Giuliana, durante la fase di separazione nel 2010, aveva richiesto al giudice il diritto alla casa, un totale di 1000 euro mensili per il mantenimento dei figli (uno maggiorenne e l'altro minorenne) e un 50% del totale delle spese straordinarie. Il marito, invece, conscio del reddito superiore della moglie e del tradimento, aveva rilanciato chiedendo un assegno di mantenimento di 2000 euro al mese da dividere con i figli e il pagamento delle spese straordinarie.
Nel 2012, il Tribunale di Bassano del Grappa aveva optato per l'affido condiviso del figlio minorenne, la casa coniugale alla moglie, il mantenimento dei figli a suo carico e un assegno di 250 euro per l'ex marito. Non contenta della decisione, Giuliana aveva fatto ricorso alla Corte di Appello di Venezia che, nel 2013, aveva aumentato l'assegno per l'ex marito a 400 euro.
A confermare la sentenza è stata la Corte di Cassazione:
«È onere di chi tradisce dimostrare che tutto andava già a rotoli e che la relazione extraconiugale non ha intaccato più di tanto 'una situazione matrimoniale già compromessa'. Come avviene nel regime dei separati in casa, quando si verifica il caso 'infrequente, ma non eccezionale' della 'accettazione reciproca di un allentamento degli obblighi' coniugali».
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