Cos'è la sospensione condizionale della pena?

Per chi può essere prevista la sospensione condizionale della pena? Cosa avviene al termine della sospensione? Lo spieghiamo tutto in questo articolo, punto per punto.

Cosa vuol dire e che cos'è la sospensione condizionale della pena?

In alcuni casi previsti dalla legge, una pena, pecuniaria o detentiva, può essere sospesa.

Si tratta della cosiddetta "sospensione condizionale della pena" che permette di sospenderla per un determinato periodo di tempo e, di conseguenza, se si presentano i requisiti della legge la pena può essere estinta.

In questa maniera, quindi, il condannato può evitare qualsiasi conseguenza negativa che derivi dalla condanna (ad eccezione, però, dell'iscrizione della condanna stessa all'interno del casellario giudiziale).

Quando può essere concessa la sospensione condizionale della pena?

L'istituto giuridico della sospensione condizionale della pena è previsto dal codice penale, principalmente dall'articolo 163 e seguenti.

Secondo questo articolo, quando il giudice pronuncia una sentenza di:

• condanna alla reclusione o all'arresto per un tempo non superiore a due anni;
• pena pecuniaria che, sola o congiunta alla pena detentiva e ragguagliata a norma dell'articolo 135;
• pena privativa della libertà personale per un tempo non superiore, nel complesso, a due anni.

In questi casi, il giudice può decidere la sospensione condizionale della pena per il termine di cinque anni se la condanna è per delitto e di due anni se la condanna è per contravvenzione.

Nel caso di condanna a pena pecuniaria congiunta a pena detentiva non superiore a due anni, quando la pena nel complesso - ragguagliata a norma dell'articolo 135 - sia superiore a due anni, il giudice può ordinare che l'esecuzione della pena detentiva rimanga sospesa.

Quando, invece, non può essere concessa la condizionale?

Ciò vuol dire che la pena viene sospesa, ossia non avviene la sua esecuzione, per il periodo previsto, comprese le pene accessorie. Tuttavia, la sospensione condizionale della pena, secondo l'articolo 164 del codice penale, non può essere concessa a:

• chi ha riportato una precedente condanna a pena detentiva per delitto, anche se è intervenuta la riabilitazione, né al delinquente o contravventore abituale o professionale;
• allorché alla pena inflitta deve essere aggiunta una misura di sicurezza personale, perché il reo è persona che la legge presume socialmente pericolosa.
  
  

Subordinazione della condizionale:

L'articolo 165 del codice penale, inoltre, ricorda che la sospensione condizionale della pena può essere subordinata a:

• adempimento dell'obbligo delle restituzioni;
• pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno o provvisoriamente assegnata sull'ammontare di esso;
• pubblicazione della sentenza a titolo di riparazione del danno;
• eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato;
• prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa.

La sospensione condizionale della pena, dunque, è pensata per quelle persone che non hanno commesso delitti in passato e per evitare che ne commettano altri in futuro. Quando termina la sospensione, infatti, se il condannato non ha commesso un delitto o una contravvenzione della stessa indole, e adempie gli obblighi impostigli, il reato è estinto, ossia non ha luogo l'esecuzione delle pene, così come sancito dall'articolo 167 del codice penale.

In più, l'articolo 163 ricorda che se il reato è stato commesso da un minore di diciotto anni, la pena può essere sospesa se non è superiore a tre anni di reclusione. Nel caso in cui il reato sia stato commesso da chi è maggiore di diciotto anni ma minore di ventuno o ha più di settanta anni, la pena può essere sospesa se non è superiore a due anni e sei mesi.