Si può ritirare una denuncia? È possibile farlo?

Cosa s'intende per denuncia?

Con il termine "denuncia" si intende un atto eseguito da un privato che serve a far conoscere all'autorità (al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria) un reato perseguibile d'ufficio.

Può presentare una denuncia, in forma orale o scritta, qualsiasi cittadino, il suo avvocato, un pubblico ufficiale e un incaricato di pubblico servizio, presso le forze dell'ordine o telefonando direttamente al 113 e richiedendo una "denuncia a domicilio" (principalmente per anziani o portatori di handicap). In caso di denuncia orale, sarà il pubblico ufficiale a redigere il verbale. In caso di denuncia scritta, invece, si dovranno utilizzare gli appositi moduli che si trovano presso gli uffici delle forze dell'ordine.

Quando è obbligatorio denunciare?

Solitamente la denuncia è facoltativa, tuttavia può essere obbligatoria secondo quando riportato sul sito web della Polizia di Stato, nei seguenti casi ovvero quando:

• si viene a conoscenza di un reato contro lo Stato (attentati, terrorismo, spionaggio politico-militare, stragi);
• ci si accorge di aver ricevuto in buona fede denaro falso;
• si riceve denaro sospetto o si acquistano oggetti di dubbia origine;
• si viene a conoscenza di depositi di materie esplodenti o rinvenga qualsiasi esplosivo;
• si subisce un furto o smarrisce un'arma, parte di essa o un esplosivo;
• rappresentanti sportivi hanno avuto notizia di imbrogli nelle competizioni sportive.

Se nei casi di denuncia facoltativa non è prevista una scadenza, per quelle obbligatorie, invece, la legge stabilisce per ciascun caso un termine. Nel momento in cui si fa la segnalazione, inoltre, la persona che l'ha eseguita ha il diritto a richiedere una ricevuta della denuncia.

Differenza tra denuncia e querela

Spesso il termine "denuncia" viene confuso con quello di "querela": possono sembrare due azioni simili, pur essendo due procedimenti diversi.

Mentre la denuncia è una segnalazione, nel caso della querela per poter procedere penalmente per i reati perseguibili il procedimento può essere aperto solamente dalla persona offesa dal reato e dev'essere eseguita entro tre mesi.

La querela è condizione di procedibilità: come abbiamo già detto, se non è la vittima del reato colei che sporge la querela, le autorità non potranno intraprendere alccun procedimento penale al rispetto.

Ritirare una denuncia (o una querela)

Se abbiamo presentato una denuncia, possiamo decidere di ritirarla? Anche in questo caso esiste molta confusione fra denuncia e querela. Nel caso della denuncia, poiché viene fatta per reati perseguibili d'ufficio, non può essere fermata da chi l'ha eseguita, in quanto le autorità proseguiranno autonomamente le indagini e decideranno come procedere.

Diverso, invece, è il caso della querela. Si parla infatti di "remissione" o "ritiro" della querela quando il querelante decide di non procedere con l'azione penale nei confronti del querelato. Tuttavia, nel caso del reato di violenza sessuale o atti sessuali con minorenni non sarà possibile il ritiro della querela in quanto la giustizia vuole evitare che la vittima ci ripensi a causa di minacce o del timore di una ritorsione nei suoi confronti.

La remissione può essere eseguita al di fuori o durante il processo e in ogni caso prima che ci sia una sentenza definitiva di condanna, se non nei casi previsti dalla legge. Il ritiro della querela può essere eseguito dal querelante o dal difensore munito di procura ad hoc.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in diritto penale.