Riscatto laurea: sconto per gli under 45
Il costo del riscatto sarà pari a 5.241,30 euro per ogni anno di studio.
Le novità introdotte dal cosiddetto “decretone" potrebbero agevolare chi ha deciso di richiedere il riscatto del corso di laurea. Quali sono i requisiti? Chi ne potrebbe realmente beneficiare? Quali sono i costi?
Si è parlato tanto ultimamente del decreto del governo Conte che introduce la cosiddetta “quota 100” e il famoso “reddito di cittadinanza”. Tuttavia, c’è una novità in più che può essere utile a livello di contributi e ai fini pensionistici, e riguarda il cosiddetto “riscatto del corso di laurea”.
Cosa s’intende con riscatto della laurea?
Secondo la definizione dell’Inps, “il riscatto del corso di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi”. Essenzialmente, è possibile versare, a posteriori, i contributi che sono stati accumulati durante il periodo scolastico universitario. Questa possibilità può essere utile per chi vuole andare in pensione prima o che vuole aumentare l’importo dell’assegno della pensione. Ovviamente, per poter mettere in atto questa procedura è necessario che il soggetto abbia terminato il percorso di studi.
Qual è la novità introdotta dal decreto in merito al riscatto della laurea?
Innanzitutto, bisogna ricordare che questa procedura può rivelarsi piuttosto costosa. La maggior parte delle persone, infatti, decide di non richiederla perché il costo può raggiungere i migliaia di euro.
Proprio su questo aspetto è intervenuto il decreto. Si parla, infatti, di riscatto “light” della laurea che prevede uno sconto, di circa il 50%, sul prezzo totale del riscatto della laurea. Quali sono i requisiti per accedervi? Secondo il testo, può usufruirne solamente chi è nato dopo il 1974, ossia gli under 45, e che abbia iniziato a lavorare a partire dal 1996.
Tuttavia, anche in questa categoria, non è possibile richiedere questo sconto per chi già percepiva contributi lavorativi durante gli anni universitari. Nel conteggio, inoltre, non verranno presi in considerazione, come sempre, gli anni fuori corso.
A quanto corrisponderà il costo annuo del riscatto?
Sarà pari a 5.241,30 euro per ogni anno di studio. Il massimo di anni riscattabili sarà di 5 anni. Secondo quanto riportato dall’agenzia di notizie Ansa, la Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro ha affermato che “Lo sconto sarà sostanzioso, avvantaggerà ovviamente chi guadagna di più e ora avrebbe dovuto pagare in base al reddito percepito. Un esempio per tutti: un lavoratore con il regime contributivo, che guadagna 40.000 euro, avrebbe pagato circa 13.200 euro l'anno mentre se chiede il riscatto ora dovrebbe pagare il 60% in meno”.
In seguito al decreto, dunque, per chi possiede i requisiti, sarà possibile pagare fra 15 mila e 25 mila euro a seconda del numero di anni universitari (magistrale o triennale). In realtà, sarà possibile anche chiedere il riscatto di meno di tre anni di studi universitari, provocando un notevole risparmio. In ogni caso, è doveroso ricordare che, in questo caso, il riscatto del corso di laurea avrà chiaramente conseguenze a livello previdenziale ma non avrà nessun tipo di conseguenza sull’assegno della pensione.
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