Il Ddl contro il cyberbullismo

Quali sono le principali novità del Ddl sul cyberbullismo?

13 FEB 2017 · Tempo di lettura: min.
Il Ddl contro il cyberbullismo

Il Senato ha approvato il nuovo disegno di legge sul cyberbullismo che ora passerà nuovamente alla Camera.

Con un solo no, 6 astenuti e ben 224 sì, il Senato ha approvato un disegno di legge sul tema del cyberbullismo. Questo ddl incorpora misure di prevenzione e di educazione nei confronti delle vittime e degli aggressori. Dopo alcuni cambiamenti, il disegno di legge dovrà ritornare in quarta lettura alla Camera, probabilmente per la sua approvazione definitiva.

Cosa s'intende per cyberbullismo? Secondo Peter Smith, uno dei più importanti studiosi del fenomeno del bullismo, questo termine indica

"una forma di prevaricazione volontaria e ripetuta, attuata attraverso un testo elettronico, agita contro un singolo o un gruppo con l'obiettivo di ferire e mettere a disagio la vittima di tale comportamento che non riesce a difendersi".

La diffusione dell'accesso ad internet e le sue conseguenze negative spesso difficili da controllare, hanno bisogno di una regolazione, soprattutto per quanto concerne i più piccoli.

A livello internazionale, diverse istituzioni hanno creato linee guida per la lotta contro il bullismo e il cyberbullismo. Nel 2001, ad esempio, il Consiglio d'Europa, seguendo la Convenzione dell'Onu sui diritti del fanciullo del 1989, aveva emanato una Convenzione sul cyber crime e, nel 2007, la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali.

Cosa prevede il Ddl?

Questo disegno di legge, oltre alle sanzioni penali già presenti, vuole creare un piano strutturato per evitare questi fenomeni soprattutto a livello scolastico. Cosa prevede esattamente il ddl approvato dal Senato? Ecco alcune delle misure principali presenti nel nuovo disegno di legge.

  • Il minore (anche senza che il genitore lo sappia) o i genitori possono richiedere al gestore del sito l'oscuramento o la rimozione dei contenuti offensivi. Se il responsabile del sito non provvede, ci si potrà rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali che dovrà intervenire entro 48 ore.
  • Per il bullo maggiore di 14 anni è prevista una procedura di ammonimento. Verrà convocato dal Questore insieme ad almeno uno dei due genitori per ricevere la comunicazione del provvedimento.
  • Il ddl istituisce un Tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con l'obiettivo di creare un piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo.
  • A livello scolastico, invece, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dovrà adottare delle linee di orientamento per contrastare il fenomeno del bullismo online. Oltre alla formazione del personale scolastico, ogni scuola dovrà scegliere un professore a cui venga dato l'incarico di coordinare le iniziative sia di prevenzione che di lotta controllo il cyberbullismo. Questo docente, inoltre, potrà richiedere la collaborazione e l'aiuto delle Forze di Polizia.

Secondo quanto riportato dall'Ansa, Elena Ferrara (Pd) ha spiegato così l'approvazione del ddl al Senato:

"Abbiamo riproposto sostanzialmente il testo originario, quello che venne approvato qui a Palazzo Madama, perché abbiamo preferito scollegare la tutela dei minori da quella degli adulti" senza rimettere mano al codice penale. Il fenomeno del cyberbullismo è talmente grave che abbiamo scelto di concentrarci sui minorenni che sono i più deboli".

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