Le donazioni, tutto quello che devi sapere
Il tema viene regolato dal titolo V del Codice Civile , intitolato "Delle Donazioni".
Chiamiamo diritto delle donazioni tutte quelle norme che regolano la forma e i requisiti necessari per poter effettuare una donazione. Queste norme si trovano nel nostro Codice Civile, nel titolo V, intitolato "Delle Donazioni" (artt. 769-809).
Le donazioni sono contratti che consentono di trasferire dei beni a un terzo a titolo gratuito. L'articolo 769, infatti, afferma che:
"La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un'obbligazione".
Il donante e il donatario
All'interno di questo contratto, i protagonisti sono due: il donante, colui che esegue la donazione, e il donatario, ossia colui che la riceve. L'articolo 774 del Codice Civile descrive le caratteristiche di quelle persone che hanno (o che non hanno) la cosiddetta "capacità di donare":
"Non possono fare donazione coloro che non hanno la piena capacità di disporre dei propri beni. È tuttavia valida la donazione fatta dal minore e dall'inabilitato nel loro contratto di matrimonio a norma degli articoli 165 e 166. Le disposizioni precedenti si applicano anche al minore emancipato autorizzato all'esercizio di una impresa commerciale".
Esclusi i casi spiegati in quest'articolo non possono fare donazione, dunque, i minorenni, gli interdetti e gli incapaci. In questo caso è possibile annullare la donazione.
La forma in cui dev'essere eseguita una donazione viene descritta dall'articolo 792 del Codice Civile. La norma generale afferma che la donazione avviene per atto pubblico e deve essere notificata da donatario e donante.
Possiamo donare qualunque cosa?
Secondo l'articolo 771 del Codice Civile si possono donare solamente tutti i beni presenti del donante. Fanno eccezione i cosiddetti "beni futuri" quando si tratta di frutti non ancora separati e nel caso di una donazione che comprenda un'universalità di cose. In questo caso vengono inclusi nella donazione anche le cose che si aggiungono separatamente, a meno che lo stesso donante non disponga diversamente.
Revoca della donazione
La donazione può essere revocata in due casi:
- Ingratitudine: Si tratta del caso in cui il donatario ha ingiuriato il donante o arrecato grave pregiudizio al suo patrimonio (art. 801 C.c.). L'ingratitudine, inoltre, può essere causata da un indebito rifiuto del donatario degli alimenti dovuti, come specificano gli articoli 433, 435 e 436.
- Sopravvenienza di figli: Se il donante, al momento della donazione, non ha figli o non sa di avere figli o discendenti, può decidere di revocare la donazione. Ciò avviene anche nel caso del riconoscimento di un figlio a meno che il donante, al tempo della donazione, fosse gi` a conoscenza dell'esistenza del figlio (art. 803 C.c.).
Se viene accettata la domanda di revocazione, il donatario è obbligato a restituire i beni in natura e i frutti relativi. Nel caso in cui i beni non esistano più, il donatario deve restituirne il valore.