Quando si parla di licenziamento senza giusta causa?
Attenzione a non confondere la "giusta causa" con il "giustificato motivo".

Attualmente, in Italia, il tema dei licenziamenti è al centro del dibattito con le riforme del Jobs Act del governo Renzi. Fra le misure che causano più agitazione, troviamo quella riguardante la modifica dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori (legge del 20 maggio 1970, numero 300) che regola risarcimenti e reintegro del lavoratore in caso di licenziamento senza giusta causa, già modificato dalla riforma Fornero (legge 92/2012). Ma, cosa s'intende per "licenziamento per giusta causa"?
Cosa significa "giusta causa"?
Per poter licenziare un suo dipendente, un datore di lavoro deve seguire un iter specifico che però può mettere in atto solo in caso dell'esistenza di una "giusta causa" così come specificato dall'art. 2119 del Codice Civile. Non si deve confondere questa definizione con quella di "giustificato motivo". La legge n. 604 del 1966, infatti, differenzia non solo la giusta causa dal giustificato motivo ma divide quest'ultimo in oggettivo e soggettivo. Gli avvocati specializzati nei licenziamenti sanno che il "giustificato motivo oggettivo" è dovuto a cause esterne al lavoratore, ossia "ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa", come il fallimento o la riorganizzazione dell'impresa. Il licenziamento per "giustificato motivo soggettivo", invece, è causato da un "notevole inadempimento degli obblighi contrattuali" da parte del lavoratore come l'abbandono ingiustificato del posto di lavoro.
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Questa definizione è la stessa del "licenziamento per giusta causa" ma a cambiare è la gravità dell'inadempimento e l'iter successivo. Le motivazioni per il licenziamento per "giusta causa", infatti, sono molto più gravi e per questo il datore di lavoro non è tenuto a dare alcun preavviso al dipendente. In caso di inadempimeto lieve, e quindi di giustificato motivo soggettivo, invece, il datore di lavoro è obbligato per legge ad avvisare con preavviso il lavoratore.
Cosa succede in caso di licenziamento senza giusta causa?
L'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori specifica i procedimenti che possono seguire i lavoratori in caso di licenziamento illegittimo che possono portare al reintegro del posto di lavoro o a un risarcimento. Quest'articolo è stato precedentemente modificato dalla cosiddetta legge Fornero e attualmente dal Jobs Act. Le critiche a queste riforme riguardano, secondo alcuni, il restringimento dei diritti dei lavoratori e una minore possibilità della tutela reintegratoria.
Buona sera Li ho fatta con justa cusa ma fino adesso non ho ricevuto la risposta che lo stavo aspettando da un anno.
Salve buongiorno sono un lavoratore ho bisogno di una consulenza più urgente grazie.
Non è per nulla chiara la differenza. Forse il difetto è nel legalese... :)
Io sul posto di lavoro ho subito del mobbing in pratica atti di umiliazioni di isolamento da altri colleghi di lavoro,continue minacce di licenziamento torture psicologiche come ad esempio che se non prendevo alcuni psicofarmaci mi licenziavano o mi ricoveravano in psichiatri con il tso perseguitata di continuo da uno psichiatra che veniva a casa imponendomi a prendere degli psicofarmaci e sempre minacce o anche che ero antipatica che non gli piacevo alla direttrice amministratrice < facenti funzioni < e che mi avrebbe impedito di lavorare nella a.s.l.di appartenenza e quant'altro di atroce, ma non mi sono mai arresa alle loro provocazioni, solo che mi hanno imposto con minacce una pensione da fame, ma non mollo, anche loro dovranno soffrire piu di me per il male ingiustificato che mi hanno procurato la solitudine e l'anoressia, nessuno ha il diritto di togliere senza giustificazione valida il lavoro che era la mia vita.
Io sono stata licenziata nel 2014 in violazione dell'articolo 2112 che vieta la cessione di ramo d'azienda ...senza dipendenti e soprattutto in una azienda come lo era stata la mia "iniettata" da bei dollaroni di petrolio nero dell'Ethiad..parlo di Alitalia...licenziata senza preavviso buttata fuori mobizzata vessata ...ed ora dopo un anno e mezzo scopro pure che il mio avvocato ha "sbagliato" l'impugnativa del licenziamento...cotta mazziata mobizzata rovinata ....Cosa altro dovrebbero fare i giudici e gli avvocati e la politica che fa loro da contorno??
Non capisco perché anche se restano ai lavoratori pochi diritti gli studi legali non se ne fanno carico eppure non devono farlo gratis.
Non so, so solo che mi è già arrivata una lettera di richiamo giustificata con false dichiarazioni che posso dimostrare; ho capito tardi che per difendermi dovevo registrare.