Scuola e precari, in arrivo le assunzioni
In un'intervista al quotidiano Il Messaggero, il ministro Bussetti spiega le principali novità che potrebbe introdurre il "pacchetto scuola".
L’ultima promessa del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti è il cosiddetto “pacchetto scuola”, ossia un decreto che dovrebbe introdurre delle misure volte a combattere il precariato nella scuola. Lo stesso ministro ha presentato il pacchetto in questo modo, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero: “Presenteremo in Consiglio dei Ministri un pacchetto scuola. Siamo pronti. Lo schema di decreto legge è già stato inviato da giorni a Palazzo Chigi per l’istruttoria preliminare e, salvo sorprese, sarà approvato in una delle prossime riunioni prima della pausa estiva. Dentro ci sono importanti misure per il precariato, per il trasporto scolastico, per garantire la continuità del corpo degli ispettori in attesa del nuovo concorso, per la sicurezza degli edifici scolastici e l’antincendio. Quanto ai precari cosiddetti storici, il decreto prevede due misure: l’avvio di percorsi abilitanti speciali ed il bando di un concorso riservato”.
Una delle principali novità che dovrebbe contenere il pacchetto scuola sarebbe proprio la stabilizzazione di molti dei precari che attualmente si trovano nelle scuole e nelle università italiane. Un concorso, infatti, secondo quanto affermato dal ministro, dovrebbe permettere di assumere diverse migliaia di docenti così suddivisi: “Verrà bandito entro la fine del 2019. Saranno effettuate circa 24 mila assunzioni, tra i docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi otto, nella cosiddetta “terza fascia”. Altre 24mila assunzioni saranno poi riservate ai laureati. Per un totale,di circa 48 mila posti per la scuola secondaria. Che si sommano ai 17 mila che bandiremo nei prossimi giorni, prima della pausa estiva, su infanzia e primaria”.
Non è tutto. Il ministro dell’Istruzione anticipa anche la creazione di “percorsi abilitanti”, sempre in tema di precariato per poter permettere l’abilitazione a diverse fasce di precari: “I percorsi abilitanti speciali (pas, ndr), in particolare, saranno banditi entro il 2019 e si svolgeranno nelle università. Consentiranno a chi ha già insegnato a lungo da precario di ottenere l’abilitazione. Per la prima volta la partecipazione sarà estesa ai dottori di ricerca, quindi ai nostri giovani, alle nostre migliori menti, ma, soprattutto, come già detto, valorizzeremo l’impegno di chi in questi anni ha garantito il funzionamento delle scuole statali e paritarie. Saranno ammessi i docenti che hanno svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, negli ultimi otto. Sia nelle scuole statali che paritarie. Saranno riconosciuti anche l’insegnamento nei percorsi di formazione professionale e l’attività di sostegno nella scuola dell’obbligo”.
Nel pacchetto scuola, inoltre, dovrebbero rientrare anche diverse misure per garantire il trasporto pubblico agli alunni: “è parte integrante del diritto allo studio, dunque è un tema che stiamo affrontando con la massima attenzione e con volontà risolutiva. Nello schema di decreto legge proponiamo che la quota richiesta alle famiglie per l’accesso ai servizi di trasporto degli studenti possa essere, in ragione delle condizioni del nucleo familiare e sulla base di una delibera motivata, inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale per il servizio, o anche pari a zero. Diremo ai Comuni che potranno continuare a garantire la gratuità del servizio o tariffe agevolate a chi ne ha più bisogno”.
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