Cosa sappiamo sul diritto industriale?

Di cosa si occupa il diritto industriale? Come si può tutelare la proprietà industriale?

Nella giurisprudenza italiana si indica come diritto industriale tutta quella serie di norme che si riferiscono all'attività industriale. Uno dei temi compresi in questa materia è, ad esempio, il diritto della proprietà industriale e altri tipi di norme che regolano i rapporti giuridici riguardati l'attività industriale. Non sono ancora chiari i confini di questa branca del diritto, visto che spesso integra (o può essere confusa con) il diritto commerciale.

Attualmente il diritto industriale si basa principalmente sul codice civile, sulle normative internazionali e su diverse leggi del diritto italiano. Tuttavia, con il Decreto Legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005, è stato istituito il Codice della proprietà industriale (CPI), ovvero un insieme di norme che ordina la materia del diritto industriale e la tutela della proprietà industriale, accorpando tutte le leggi relative a questo tema contenute nella normativa italiana, comunitaria e internazionale.

Questo codice prende spunto dai principi della Convenzione di Parigi del 1883 che diede vita a uno dei primi trattati internazionali che disciplinano la proprietà intellettuale.

La tutela della proprietà industriale

Uno dei concetti fondamentali del diritto industriale è quello di "proprietà industriale". Così la definisce il Codice della proprietà industriale:

"l'espressione proprietà industriale comprende marchi e altri segni distintivi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilità, topografie dei prodotti a semiconduttori, informazioni aziendali riservate e nuove varietà vegetali".

Questo tipo di proprietà è compreso nel diritto della proprietà intellettuale che, a sua volta, comprende anche il diritto d'autore. Per poter creare e tutelare la proprietà industriale si deve eseguire una delle seguenti operazioni - o altre - previste dal Codice della proprietà industriale:

• brevettazione: riguarda le invenzioni, i modelli di utilità, le nuove varietà vegetali;
• registrazione: riguarda i marchi, i disegni e modelli, le topografie dei prodotti a seminconduttori.

La procedura di brevettazione viene analizzata dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che deve stabilire se la richiesta di brevetto soddisfi tutti i requisiti richiesti. Una procedura simile dev'essere eseguita per la registrazione, ad esempio dei marchi, dirigendosi direttamente all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

Queste procedure, inoltre, possono essere eseguite anche a livello europeo, rivolgendosi rispettivamente all'Ufficio europeo dei brevetti o all'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale.

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