Divorzio breve: come funziona, quanto costa e quanto tempo dura
Divorzio breve o di comune accordo: è possibile divorziare in modo più rapido e più economico? Ecco le tempistiche di questa procedura.
Molte storie d’amore sono destinate a finire ma, grazie a delle (relativamente) nuove norme legali l’iter affinché due coniugi possano divorziare è stato sicuramente snellito, rispetto ad alcuni anni fa.
Oggi infatti, con quest’articolo, vogliamo parlare del divorzio breve: il divorzio breve, infatti, sia per tempo sia per costi, potrebbe essere una giusta soluzione per una coppia che voglia separarsi nella maniera più rapida possibile.
Un passo indietro: la separazione
Ricordiamo che prima che una coppia possa divorziare deve sempre prima ricorrere la separazione.
Difatti, sono pochi i casi in cui non serva separarsi prima di divorziare (alcuni casi possono essere, ad esempio, se uno dei coniugi ha commesso dei reati molto gravi come ad esempio il tentato omicidio dello sposo o della sposa, se il matrimonio non è stato consumato, ecc.).
Nella maggior parte dei casi, però, occorre prima separarsi.
Come posso separarmi? La separazione giudiziale e consensuale
A norma dell’articolo 150 del Codice Civile la separazione dei coniugi è di due tipi, giudiziale e consensuale. La prima presuppone una situazione di conflitto tra i coniugi che, non avendo raggiunto un accordo, si rivolgono al giudice.
La separazione consensuale, invece, presuppone un accordo tra i coniugi, che sono d'accordo sul procedere alla separazione e sulla regolamentazione dei loro rapporti patrimoniali e le decisioni relative all’affidamento dei figli e al loro mantenimento.
Che cos’è il divorzio breve?
Quindi, una volta ottenuta la separazione, si può ricorrere finalmente al divorzio.
Il divorzio breve insieme alla separazione breve è stato introdotto in Italia dal 2015. Questa nuova legge ha permesso di ridurre notevolmente i tempi per lo scioglimento del matrimonio tra i coniugi che può essere realizzato in soli 6 o 12 mesi. Infatti, passiamo dai 3 o 5 anni ai soli 6 o 12 mesi. È un cambiamento piuttosto notevole.
Questo accorciamento dei tempi ha rappresentato una grande svolta per molte persone. Il divorzio breve oltre a essere rapido è sicuramente anche meno costoso. Con l’introduzione della legge sul divorzio breve, inoltre, sono stati apportati dei cambiamenti in merito alla separazione consensuale, alla separazione giudiziaria e allo scioglimento della comunione.
Normalmente, ricapitolando, se precedentemente c’è stata una separazione consensuale, si può divorziare già quando sono trascorsi sei mesi.
Se invece la separazione è avvenuta in tribunale, il termine decorre dal giorno della firma dell’accordo di separazione davanti all’ufficiale dello stato civile o agli avvocati.
Se la separazione, infine, è stata giudiziale, si può realizzare il divorzio in un anno e decorre dalla data del giorno di comparizione della coppia davanti al Presidente del Tribunale.
Divorzio: consensuale o giudiziale?
Anche il divorzio, come la separazione, può essere consensuale o giudiziale.
Partendo dal divorzio giudiziale: l’iter è uguale alla separazione giudiziale. Infatti, uno dei coniugi deve presentare un ricorso ed entrambi i coniugi si presenteranno davanti al Presidente del Tribunale e la causa continuerà finché non si arriva ad una sentenza.
Anche il divorzio consensuale ha lo stesso iter, praticamente, della separazione consensuale. È importante, però, specificare che il divorzio consensuale ha tre diverze procedure.
La prima tratta del divorzio congiunto in tribunale: i coniugi, attraverso i legali, devono depositare un ricorso nel quale dichiarano quali siano le condizioni – pattuite precedentemente - attraverso cui vogliono divorziare (condizioni economiche, genitoriali, ecc.) e, in seguito, si terrà un’unica sentenza.
C’è poi il divorzio consensuale con negoziazione assistita, durante il quale i coniugi stipulano un accordo, sottoscritto davanti in rispettivi legali, e saranno proprio questi ultimi a presentare l’accordo al tribunale.
Infine, c’è il divorzio consensuale in Comune: i coniugi dichiareranno all’Ufficiale di Stato Civile qual è il loro accordo e lo sottoscriveranno. È importante sottolineare, però, che non si può ricorrere a questo tipo di divorzio consensuale se ci sono dei figli minori a carico.
Quali sono quindi le principali novità del divorzio breve (tempi, costi, ecc.)?
Prima di tutto, a seguito della riforma, è possibile divorziare senza ricorrere al tribunale.
In secondo luogo, come già accennato precendemente, i tempi si sono accorciati tantissimo: ora ci si può divorziare anche solo in 6 o 12 mesi.
Un’altra novità è che attraverso la negoziazione assistita, la legge consente ai coniugi di recarsi dal proprio avvocato di fiducia per ottenere il divorzio. I coniugi sono obbligati a farsi assistere almeno da un avvocato per parte e concludere il procedimento in un lasso di tempo determinato dalle stesse parti, che non può essere inferiore a un mese né superiore a tre, prorogabile di trenta giorni su accordo delle parti.
Quindi, entrambi i coniugi possono ricorrere allo stesso avvocato: questo presupporrà, pertanto, delle spese molto minori.
Infine, per quanto riguarda il divorzio breve e consensuale in Comune: le spese saranno davvero bassissime. Il costo di un divorzio in Comune è infatti di 16 euro, pari ai diritti da versare all’ufficio di stato civile.
Quali sono i documenti necessari per il divorzio breve?
Per procedere al divorzio breve saranno necessari:
- La copia dell’atto integrale di matrimonio.
- Certificato contestuale di residenza e stato di famiglia.
- Copia autentica del decreto di omologa o degli accordi autorizzati di negoziazione assistita.
- Dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi.
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