Madre inadeguata perde l'affidamento
Suprema Corte di Cassazione, Ordinanza del 13 settembre 2017 numero 21215 - Breve nota di commento a sentenza
E' di pochissimi giorni fa la sentenza della Suprema Corte di Cassazione che è ritornata a parlare della famosa PAS ( sindrome da alienazione genitoriale o PAS, sigla di Parental Alienation Syndrome) decritta come una ipotetica e controversa dinamica psicologica disfunzionale che, secondo le teorie del medico statunitense Richard Gardner, si attiverebbe sui figli minori coinvolti tanto in contesti di separazione e divorzio dei genitori, definiti conflittuali, quanto in contesti di presunta violenza intradomestica. La PAS è oggetto di dibattito ed esame sia in ambito giuridico che scientifico. Numerosi infatti sono stati i casi in cui è stata attribuita detta sindrome a figli coinvolti in processi separativi e che venivano, loro malgrado, usati come strumento di ritorsione di un genitore nei confronti dell'altro. La più frequente esternalizzazione della suddetta sindrome, quella che fa scattare il "campanello d'allarme" è sicuramente il cosiddetto "lavaggio del cervello" volto a far sì che il figlio metta in atto una campagna di denigrazione ingiustificata nei confronti dell'altro genitore che, nei casi più gravi, potrebbe sfociare in una vera e propria accusa di abuso sessuale. Ma individuare se un bambino sia affetto da PAS o meno è difficile e complesso. Per questo la Suprema Corte di Cassazione sembra discostarsene completamente, focalizzando la propria attenzione sulla tutela del minore e tralasciando tutto il resto. I giudici di legittimità, infatti, hanno ritenuto che le carenze della madre fossero sufficienti a giustificare la scelta di disporre l'affidamento esclusivo della minore al padre. A fronte delle esplicite censure della ricorrente in merito al riferimento fatto dalla Corte d'appello alla diagnosi di "PAS", la Cassazione ha precisato che la questione non riguardava la ricorrenza o meno di una patologia, quanto piuttosto "l'adeguatezza di una madre a svolgere il proprio ruolo nei confronti di una figlia minore che si trova in grave difficoltà, avrebbe bisogno del sostegno di entrambi i genitori, ma non riceve la collaborazione di cui ha bisogno dalla madre". Le univoche risultanze di causa hanno confermato tale quadro e, che si tratti di PAS o no, l'affidamento esclusivo al padre deve essere confermato.
Corte di cassazione testo ordinanza del 13 settembre 2017 numero 21215