Cosa sta succedendo in Catalogna?

Quali sono le ragioni della richiesta d'indipendenza della Catalogna? Quali sono le conseguenze sull'Unione Europea?

Le immagini trasmesse dai telegiornali sulla situazione catalana hanno preoccupato tutta l'Europa. Una parte della popolazione della Catalogna, infatti, è scesa in strada il 1 ottobre scorso per celebrare un referendum sull'indipendenza dalla Spagna, promosso dalla Generalitat catalana, ma illegale secondo la Suprema Corte spagnola e il governo centrale spagnolo. Per questo, sui nostri schermi sono apparse le immagini degli scontri, spesso violenti, fra la polizia e la Guardia Civil e quei cittadini che, invece, manifestavano per il diritto al voto. Il referendum, quindi, si è svolto in condizioni particolari fra la polizia che cercava di evitare che i cittadini votassero e i Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, che ha cercato di non intervenire direttamente negli scontri.

Il risultato sono stati più di mille feriti fra i cittadini e polizia e un referendum che ha sancito il "si" all'indipendenza catalana nonostante si sia svolto in maniera poco chiara e senza nessuna garanzia o legalità. Al momento, la situazione è piuttosto confusa fra manifestazioni a favore e contro l'indipendenza,tra il governo catalano che sembra abbia intenzione di dichiarare nei prossimi giorni l'indipendenza e quello spagnolo che invece non ha nessuna intenzione di perdere la Catalogna. I principali protagonisti istituzionali sembrano più decisi ad andare verso uno scontro diretto che a dialogare.

Le ragioni storiche

Le ragioni della richiesta dell'indipendenza catalana sono legate alla storia, alla lingua e alla cultura di questa regione. Fu parte del Regno d'Aragona fino al XV secolo fino all'unificazione della Spagna. Fu durante l'800 e l'inizio del '900 che il nazionalismo catalano ebbe maggiore forza, riuscendo ad acquisire una discreta autonomia con la Repubblica del 1931. Nonostante ciò, durante la guerra civile e poi durante la dittatura franchista, la Catalogna zona antifranchista per eccellenza, perse tutta l'autonomia conquistata e l'uso del catalano venne vietato. Solo con la costituzione del 1978, con l'arrivo della democrazia, la Catalogna è tornata a recuperare parte della autonomia rispetto alla maggior parte delle regioni spagnole. Non bisogna dimenticare, inoltre, che le spinte nazionaliste all'interno della Catalogna non sono solo d'origine storica o culturale. Questa, infatti, è una delle aree più ricche della Spagna. Tuttavia, la crisi economica del 2008 ha creato il terreno fertile per riattivare il nazionalismo e la richiesta dell'indipendenza.

Le conseguenze in Europa

Dopo le immagini di domenica scorsa, molti politici europei si sono espressi a favore del dialogo. Nonostante ciò, la situazione catalana preoccupa molti governi visto che, all'interno dell'Unione Europea, sono molte le aree in cui sono forti le spinte nazionaliste o i sentimenti indipendentisti. Altri membri dell'UE come il Regno Unito, la Francia o la stessa Italia, vengono periodicamente colpite da richieste d'indipendenza o di maggiore autonomia. In particolare modo, in seguito alla Brexit, sono tornate in campo le richieste di Scozia e dellIrlanda del Nord su un eventuale referendum, pochi anni dopo quello scozzese in cui i cittadini decisero di dire di "no" all'indipendenza.

Per ora l'Unione Europea non è propriamente parte attiva per favorire il dialogo fra i due governi spagnoli ma è quasi certo che, se l'indipendenza della Catalogna dovesse diventare realtà, questa regione non entrerebbe direttamente a far parte dell'UE. Sicuramente, questa situazione proporrà nuove sfide per l'Unione Europea: da una parte è necessario più che mai mantenere unita l'Europa e dall'altra è indispensabile trovare una soluzione, politica e giuridica, per i nazionalismi europei e per eventuali dichiarazioni d'indipendenza.

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