Diffamazione e Facebook: cosa si rischia?

Insultare su Facebook potrebbe integrare il reato di diffamazione e, di conseguenza, portare a pesanti sanzioni, fino a 2 anni di reclusione.

7 SET 2020 · Tempo di lettura: 2 min.
Diffamazione e Facebook: cosa si rischia?

A chi non è capitato, purtroppo, di leggere sui social insulti, ingiurie o minacce nei commenti di qualche post e magari di essere rimasto vittima di queste stesse offese. In questo caso, come possiamo tutelarci?

Insultare su Facebook potrebbe integrare il reato di diffamazione e, di conseguenza, portare a pesanti sanzioni, fino a 2 anni di reclusione nei casi più gravi.

Questo atteggiamento, si paga caro. È la Cassazione, con una sentenza del 2017, a classificarlo come reato di diffamazione aggravata. In poche parole: scrivere su Facebook insulti e offese su qualcuno può costare la reclusione da sei mesi a tre anni o una multa non inferiore a 516 euro.

La diffamazione viene in essere anche se le offese all’altrui reputazione avvengono verso un pubblico virtuale non reale, proprio come accade con i commenti o gli status di Facebook. Contro l’incitamento all’odio via web esiste un codice europeo sottoscritto dalla Commissione Ue ed dai principali attori della comunicazione sociale via Internet: Facebook, Youtube, Twitter e Microsoft. Social network e Unione europea, dunque, si sono schierati insieme contro le frasi offensive che partono dalla tastiera di un computer o di uno smartphone e che, purtroppo, qualche volta degenerano in violenza non virtuale ma reale.

 

Quando è reato?

 Per poter ritenere le offese su Facebook diffamazione aggravata, devono concorrere questi presupposti:

  1. che il soggetto destinatario delle offese sia individuabile;
  2. che le offese possano essere lette da più persone;
  3. che la diffusione delle offese possa avvenire in maniera incontrollata;
  4. che ci sia la chiara volontà di utilizzare delle espressioni oggettivamente adatte a offendere il decoro, l’onore e la reputazione del soggetto.

 

Cosa fare?

Se sei stato vittima di offese su Facebook tramite un post diffamatorio, un commento o una foto in grado di rovinare la tua reputazione, puoi sporgere querela.

Se il colpevole ha utilizzato un account falso sarà più difficile identificarlo, in quanto sarà necessario presentare la denuncia alla Polizia postale affinché individui il responsabile attraverso una richiesta direttamente a Facebook.

Per denunciare un’offesa su Facebook puoi farti assistere da un avvocato o decidere di procedere da solo. Per procurarti la prova potresti stampare la pagina e farla autenticare da un notaio o, in modo più economico, chiedere a un amico di vedere il post e testimoniare in udienza.

In ogni caso, ti consigliamo di comunicare subito l’offesa a Facebook tramite il sistema di segnalazione degli abusi, andando sul profilo del responsabile e cliccando sul bottone “Segnala/Blocca”.

Se vuoi ricevere più informazioni sulla tematica puoi contattare i nostri avvocati esperti o scrivere la tua consulta gratuitamente qui.

 

 

avvocati
Linkedin
Scritto da

StudiLegali.com

Lascia un commento

ultimi articoli su attualità