Diritto marittimo: la cessione delle acque sarde alla Francia
Il tutto è stato tenuto in segreto fino a che, il peschereccio italiano Mina è stato fermato in questo tratto di mare dalle autorità francesi.
Attraverso il Trattato di Caen vengono modificati i confini costieri fra Italia e Francia.
Ha fatto molto scalpore la firma del Trattato di Caen, firmato dopo decenni di contrattazioni. L'accordo prevede la cessione di porzioni di mare di Liguria e Sardegna allo Stato francese. Per molti, questa è stata una vera e propria svendita fatta alle spalle dei pescatori che lavorano in quei mari molto pescosi. Secondo il governo, questa firma era indispensabile per mettere in atto e aggiornare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos) del 1982.
Tuttavia il trattato non è stato ancora ratificato, nonostante sia stato firmato circa un anno fa.
Il tutto è stato tenuto in segreto fino a che, il peschereccio italiano Mina è stato fermato in questo tratto di mare dalle autorità francesi. Visto che il trattato non è stato ancora ratificato dall'Italia, non è ancora entrato in vigore e, per questo, la Francia ha dovuto scusarsi formalmente per il fermo dei pescatori.
La Farnesina ha dichiarato:
«Il tracciato di delimitazione delle acque territoriali e delle restanti zone marittime riflette i criteri stabiliti dall'Unclos […]. La parte italiana ha ottenuto di mantenere immutata la definizione di linea retta di base per l'arcipelago toscano […]. Anche per quanto riguarda il confine del mare territoriale tra Italia e Francia nel mar Ligure, in assenza di un precedente accordo di delimitazione, l'Accordo di Caen segue il principio dell'equidistanza come previsto dall'Unclos».
La firma dell'accordo non ha conseguenze solamente sulla pesca ma anche sullo sfruttamento di eventuali giacimenti di risorse del fondo marino o del suo sottosuolo, situati a cavallo della linea di confine (art.4 del trattato). Secondo alcuni, infatti, dietro questa revisione dei confini marittimi ci sarebbe l'interesse di società francesi a eseguire trivellazioni in quella fascia di mare.
Il diritto marittimo
Questa branca del diritto si inserisce nel cosiddetto diritto della navigazione che disciplina la navigazione per mare, aria e acque interne. Nel 1982, la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare è stata firmata e ratificata da molti Stati. Questo trattato internazionale stabilisce le linee generali per l'utilizzo dei mari.
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