Spese appartamento in affitto: quando paga l’inquilino e quando paga il propietario?
Se si affitta un immobile, quali sono le spese che deve pagare l'inquilino? Invece, quali sono le spese che deve affrontare il proprietario? Lo spieghiamo in questo articolo.
Molte volte, essendo domiciliati o residenti in un appartamento in affitto, ci si può chiedere chi debba pagare le spese di manutenzione dell’immobile o, ad esempio, le spese di condominio. Con questo articolo vi spieghiamo chi deve pagare ogni spesa: è importante, prima di tutto, individuare esattamente la tipologia di intervento e/o di spesa, capire quali sono gli obblighi degli inquilini e quali siano gli obblighi dei proprietari.
Quali sono gli obblighi a carico del proprietario
Prima di tutto, cerchiamo di capire quali sono, secondo la Legge, gli obblighi che ha un proprietario quando affitta un immobile.
Il locatore deve consegnare l’immobile all’affittuario in buono stato di manutenzione. Se il luogo affittato presenta dei problemi, vi può essere una risoluzione del contratto o addirittura una riduzione del canone.
Inoltre, il proprietario deve mantenere l’immobile in buono stato locativo: questo vuol dire che durante la durata dell’affitto, il proprietario deve provvedere a tutte le riparazioni necessarie (eccetto quelle che spettano all’affittuario, per esempio le spese di manutenzione di cui parleremo nei prossimi paragrafi).
Infine, il proprietario deve garantire all’inquilino il pacifico godimento dell’immobile: deve impedire tutte quelle cause che possano disturbare il godimento dell’immobile, anche se le cause provengono da terzi.
Quali sono gli obblighi a carico del conduttore (e quindi dell’inquilino)
Non appena firmato il contratto, l’inquilino può finalmente prendere in consegna l’immobile: un obbligo, senza dubbio, è quello di pagare il canone nei termini pattuiti con il proprietario.
Inoltre, il locatore dovrà ripagare dei danni provocati durante il periodo di affitto: nel caso in cui questi danni non dipendessero dal conduttore, dovrà essere provato (ad esempio, un impianto elettrico datato che può creare problemi agli elettrodomestici).
Nel momento in cui il locatore deve restituire le chiavi dell’immobile, deve restituirlo nello stato in cui l’ha ricevuto (salvo deterioramento dovuto a vetustà).
I criteri della ripartizione delle spese tra locatori e conduttori
La legge sulle Locazioni degli Immobili Urbani (Legge 392/78) sostiene che l’inquilino deve sostenere le spese per la pulizia dell’immobile, del pianerottolo, dell’ascensore (a meno che non siano pulizie di carattere straordinario), e le varie spese riguardanti l’energia elettrica, l’acqua, il riscaldamento e l’aria condizionata. Inoltre, se nell’edificio in cui si abita c’è anche un servizio di portineria, l’inquilino dovrebbe farsi carico del 90% del pagamento di questo servizio.
Insomma, tutte le spese che siano inerenti alla manutenzione “contemporanea” ed attuale dei servizi utilizzati durante la permanenza in quell’edificio, saranno a carico dell’inquilino.
Ma quali sono più nel dettaglio le spese che deve sostenere il locatore?
Spese a carico del locatore (e quindi, dell’inquilino)
Le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono a carico del conduttore: a meno che non ci sia una clausola nel contratto che dica il contrario, tutte le spese, ad esempio, inerenti agli infissi esterni dell’immobile spettano all’inquilino, così come gli impianti interni della struttura del fabbricato.
Nel caso in cui si debba fare un intervento urgente indespensabile per godere dell’immobile, il proprietario può risolverlo e poi può chiedere il rimborso.
Invece, nel caso in cui si tratti di lavori volti al miglioramento dell’immobile (come ad esempio installare l’aria condizionata) l’inquilino può provvedere alle sue esigenze ma non ha sempre diritto al rimborso.
Spese a carico del conduttore (e quindi, del proprietario)
Gravano sul proprietario le spese ed i costi relativi a casi fortuiti: stiamo parlando, quindi, delle attività di manutenzione per eventi imprevedibili.
È però rilevante ricordare che sempre bisognerà vedere ciò che è riportato nel contratto.
Chi deve, infine, pagare le spese condominiali?
Come detto in precedenza, le spese condominiali sono a carico dell’inquilino: queste spese comprendono quelle del servizio di pulizia dell’edificio, dell’ascensore (pulizia e manutenzione), la fornitura dell’acqua e dell’energia elettrica dell’edificio e, se l’immobile è fornito di servizio di portineria, del 90% delle spese per questo servizio.
È importante aggiungere, però, che il responsabile nei confronti del condominio resta sempre il proprietario: sarà perseguibile legalmente nel caso in cui non si paghino queste spese.