Come sollecita un avvocato il pagamento degli onorari?
Breve guida alla riscossione dei pagamenti per le consulenze in ambito giuridico.
Quando qualsiasi professionista indipendente porta a termine il suo lavoro, riceve sempre la retribuzione corrispondente da parte del cliente. Tuttavia nel caso degli avvocati non sempre risulta così facile ottenerla, anche una volta che la consulenza richiesta dal cliente sia stata risolta/svolta. Perché succede? Come si può risolvere questa situazione?
Consulenze informative e reali
In generale le consulenze che solitamente gli avvocati devono fornire possono dividersi in due grandi gruppi:
- Informative: il cliente chiede qualche informazione che non necessariamente si riferisce al suo caso ed è anche possibile che nemmeno porti a un incarico;
- Consiglio reale: si chiede di risolvere questioni legali relative a un caso concreto, sia che queste comportino ulteriori azioni sia che non le comportino.
In entrambi i casi la persona che si reca dall'avvocato può essere un cliente che ha già concordato precedentemente alcuni servizi, oppure qualcuno che chiede il suo aiuto per la prima volta.
A prescindere dalla circostanza, l'ideale è che ogni studio disponga di tariffe già stabilite per ogni caso e, soprattutto, che specifichi in quali casi la consulenza potrà essere gratuita. Infatti, e generalmente per ragioni strategiche, risulta essere relativamente frequente trovare studi di avvocati che offrono determinati servizi a prezzi concordati o prime consulenze a tariffe fisse.
È importante chiarire sempre che è l'avvocato stesso a decidere le sue tariffe e a offrire bonus speciali, senza che questo porti alla gratuità delle consulenze come spesso viene inteso dai clienti.
Reclamare il pagamento
Quando il cliente va via dall'ufficio senza neanche chiedere se deve pagare oppure no, se invece la politica dell'ufficio lo prevede, si crea una situazione particolarmente imbarazzante per l'avvocato.
Anche molti accademici del settore giuridico si stupiscono perché ritengono che una volta realizzato il lavoro (la consulenza non è una semplice domanda rivolta a un conoscente) debbano essere pagati, come succede in tutti gli altri settori lavorativi.
Per evitarlo esistono diversi modi, per esempio: indicare l'importo esatto della consulenza prima che questa avvenga; può per esempio comunicarlo al segretario prima di dare un appuntamento al cliente; inviare una email una volta che la stessa sia stata realizzata (quest'ultima modalità risulta utile soprattutto nei casi in cui il cliente va via senza chiedere) o infine eliminando qualsiasi sentimento di imbarazzo, chiedere il pagamento.