Guida in stato di ebbrezza: cosa dice la legge italiana?
Quali sono i rischi legali del guidare in stato d'ebrezza? In questo articolo vi spieghiamo tutte le casualità e quali sono i guai legali in cui un guidatore potrebbe cacciarsi!
In questo articolo vi spieghiamo quali sono le multe e le conseguenze penali di guidare in stato di ebrezza, cosa succede se a guidare è un neopatentato o un professionista e soprattutto cosa si rischia se ci si rifiuta di sottoporsi all’etilometro.
Cos'è la guida in stato di ebrezza?
La guida in stato di ebbrezza è il reato di mettersi alla guida di un veicolo con un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. In Italia, il tasso alcolemico consentito è pari a 0,50 g/l nel sangue o a 0,25 mg/l nell'aria espirata.
La guida in stato di ebbrezza rappresenta un reato grave, punito dalla legge italiana con sanzioni penali e amministrative. In particolare, l'articolo 186 del Codice della Strada prevede una sanzione penale che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni di reclusione, oltre ad una sanzione amministrativa che va da un minimo di 500 a un massimo di 2.000 euro. Inoltre, in caso di guida in stato di ebbrezza, il veicolo può essere sottoposto a sequestro e il patente di guida può essere sospesa o revocata.
La guida in stato di ebbrezza è un reato particolarmente pericoloso, poiché aumenta notevolmente il rischio di incidenti stradali e di conseguenze gravi per le vittime. Pertanto, è importante non mettersi alla guida se si è bevuto alcol o se si è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, e utilizzare sempre il servizio di autonoleggio o di taxi per tornare a casa in sicurezza.
Quali sono le sanzioni amministrative per la guida in stato di ebrezza?
La guida in stato di ebbrezza in Italia è punita sia con sanzioni penali che con sanzioni amministrative. Ecco le sanzioni amministrative previste dalla legge italiana per la guida in stato di ebbrezza:
- Sospensione della patente di guida: in caso di guida in stato di ebbrezza, la patente di guida può essere sospesa per un periodo che va da un minimo di 3 mesi a un massimo di 2 anni.
- Revoca della patente di guida: in caso di reiterazione del reato o di incidenti stradali con conseguenze gravi, la patente di guida può essere revocata definitivamente.
- Sequestro del veicolo: il veicolo può essere sottoposto a sequestro per un periodo che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 2 anni.
- Multa: la multa per la guida in stato di ebbrezza va da un minimo di 500 a un massimo di 2.000 euro.
Le sanzioni amministrative per la guida in stato di ebbrezza sono comminate dal Prefetto o dal Questore, a seconda del caso.
Quali sono le sanzioni penali per la guida in stato di ebrezza?
Ecco le sanzioni penali previste dalla legge italiana per la guida in stato di ebbrezza:
- Reclusione: la pena detentiva per la guida in stato di ebbrezza va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni di reclusione.
- Arresto: in caso di guida in stato di ebbrezza con conseguenze gravi o con il tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, è previsto l'arresto fino a 6 mesi.
- Multa: la multa per la guida in stato di ebbrezza va da un minimo di 500 a un massimo di 2.000 euro.
Le sanzioni penali per la guida in stato di ebbrezza sono comminate dal Tribunale o dal Giudice di Pace, a seconda del caso. Inoltre, la guida in stato di ebbrezza è un reato perseguibile d'ufficio, ovvero può essere denunciato e perseguito anche senza la presentazione di una querela da parte della vittima.
La messa alla prova per l’estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza
La messa alla prova è una misura alternativa alla pena detentiva prevista per alcuni reati, che permette di estinguere il reato evitando la detenzione e sottoponendosi a una serie di obblighi e di divieti stabiliti dal giudice.
La messa alla prova può essere concessa dal giudice a determinate condizioni, come ad esempio il fatto che il reato sia stato commesso per la prima volta, che il reo abbia confessato il reato e che si sia mostrato pentito, e che sussistano le condizioni per la rieducazione del reo.
La messa alla prova per il reato di guida in stato di ebbrezza può essere concessa dal giudice a determinate condizioni, come ad esempio, come abbiamo già accennato, il fatto che il reato sia stato commesso per la prima volta, che il tasso alcolemico sia stato moderato, e che il reo abbia una buona condotta sociale e lavorativa.
Durante la messa alla prova, il reo deve sottoporsi a una serie di obblighi e di divieti stabiliti dal giudice, come ad esempio il divieto di consumare alcol, il divieto di mettersi alla guida di veicoli, il divieto di frequentare determinati luoghi o persone, e il dovere di sottoporsi a trattamenti sanitari o riabilitativi.
La messa alla prova può avere una durata massima di 3 anni, e al termine della prova il reo può ottenere l'estinzione del reato. Tuttavia, se il reo non rispetta gli obblighi e i divieti stabiliti dal giudice, la messa alla prova può essere revocata e il reo può essere condannato.
Cosa succede se guido il mio veicolo da neopatentato o da professionista in stato di ebrezza?
In particolare, la legge italiana prevede una serie di sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza da neopatentato o da professionista.
Se si è neopatentati o professionisti e si guida in stato di ebbrezza, la patente di guida può essere sospesa o revocata, oltre che essere sottoposti a una multa. Inoltre, in caso di guida in stato di ebbrezza da neopatentato o da professionista con conseguenze gravi o con il tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, è previsto l'arresto fino a 6 mesi.
Cosa succede se guido in stato di ebrezza e mi rifiuto di sottopormi all'etilometro?
Se si viene fermati dalla Polizia durante la guida e si rifiuta di sottoporsi all'etilometro, si può incorrere in ulteriori sanzioni amministrative e penali.
In particolare, secondo l'articolo 186-bis del Codice della Strada, chi rifiuta di sottoporsi all'etilometro o di fornire altri mezzi di accertamento dell'eventuale stato di ebbrezza può essere sottoposto a arresto fino a 6 mesi e a una multa che va da un minimo di 500 a un massimo di 2.000 euro. Inoltre, il veicolo può essere sottoposto a sequestro per un periodo che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 2 anni.