Quali sono le conseguenze legali della violenza psicologica in coppia?
Siete vittime di violenza e maltratto psicologico nella vostra coppia? In questo articolo vi spieghiamo come potervi proteggere e cosa prevede la legge in queste situazioni.
Ultimamente si sta parlando molto di violenza e maltratto psicologico. Per questa ragione vi vogliamo parlare, oggi, di quali siano le conseguenze legali di questi comportamenti maliziosi dentro una coppia.
Ricordate, inoltre, che se aveste bisogno di aiuto potete contattare immediatamente il numero 1522 - servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, gratuito ed attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
Detto questo, iniziamo con l’articolo!
Cos’è la violenza psicologica e come si manifesta?
La violenza psicologica è una forma di violenza che si basa sull'utilizzo di comportamenti o parole volte a danneggiare o a sottomettere l'altra persona. La violenza psicologica può assumere diverse forme, come ad esempio l'umiliazione, il controllo, il ricatto, il rifiuto di comunicazione, la negazione dei fatti e il gaslighting (che consiste nell'indurre l'altra persona a dubitare della propria percezione della realtà).
La violenza psicologica può essere esercitata da qualsiasi persona nei confronti di un'altra, indipendentemente dal sesso o dall'età. La violenza psicologica può essere perpetrata all'interno di una relazione di coppia, di amicizia o di lavoro, e può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle vittime.
La violenza psicologica è spesso difficile da riconoscere e denunciare, poiché non lascia segni visibili e può essere perpetrata in modo subdolo e graduale. Tuttavia, è importante prendere coscienza della violenza psicologica e chiedere aiuto se si è vittime di questo tipo di violenza, poiché può avere conseguenze durature e dannose sulla salute e sulla vita delle vittime.
Ecco alcuni esempi di come può manifestarsi la violenza psicologica in coppia:
- Umiliazione: l'aggressore utilizza parole o comportamenti voluti a svalutare o a umiliare l'altro partner, mettendolo in difficoltà o riducendolo all'impotenza.
- Controllo: l'aggressore cerca di esercitare un controllo costante sull'altro partner, monitorando le sue attività, i suoi spostamenti e le sue relazioni con gli altri.
- Ricatto: l'aggressore utilizza minacce o ricatti per ottenere ciò che vuole dall'altro partner, facendolo sentire responsabile o in colpa.
- Rifiuto di comunicazione: l'aggressore si rifiuta di comunicare con l'altro partner o di rispondere alle sue richieste o alle sue preoccupazioni.
- Negazione dei fatti: l'aggressore nega di aver compiuto determinati atti o di aver espresso determinate parole, indurando l'altro partner a dubitare della propria percezione della realtà.
- Gaslighting: l'aggressore utilizza tecniche di manipolazione psicologica per indurre l'altro partner a dubitare della propria percezione della realtà, mettendo in dubbio le sue ricordi o le sue esperienze.
La violenza psicologica in coppia può assumere diverse forme e può essere esercitata in modo subdolo e graduale, rendendo difficile per la vittima riconoscerla e denunciarla. Tuttavia, è importante prendere coscienza della violenza psicologica e chiedere aiuto se si è vittime di questo tipo di violenza, poiché può avere conseguenze durature e dannose sulla salute e sulla vita delle vittime.
Che cos’è il gaslighting e quali sono le origini di questa parola?
Vogliamo fare speciale attenzione al gaslighting, termine che oramai ha preso parte alla quotidianità delle nostre vite.
Il termine "gaslighting" deriva dal titolo della commedia psicologica GasLight, andata in scena a Londra nel 1938 e poi trasposta in un film nel 1944. Nella commedia, un uomo manipola la propria moglie facendole credere di essere pazza, facendo oscillare la luce del gas e nascondendo oggetti nella loro casa, in modo da farla dubitare della propria percezione della realtà.
Il termine "gaslighting" è stato poi adottato in psicologia per descrivere una tecnica di manipolazione psicologica utilizzata da alcune persone per indurre l'altra persona a dubitare della propria percezione della realtà, dei propri ricordi o delle proprie esperienze. Il gaslighting può essere utilizzato in diversi contesti, come ad esempio in una relazione di coppia, di amicizia o di lavoro, e può avere gravi conseguenze sulla salute mentale delle vittime.
Il gaslighting può assumere diverse forme, come ad esempio negare di aver compiuto determinati atti o di aver espresso determinate parole, fare finta di non ricordare ciò che è stato detto o fatto, mettere in dubbio i ricordi o le esperienze dell'altra persona, o cercare di farle credere di essere pazza.
La violenza psicologica può essere perseguita legalmente?
La violenza psicologica in coppia, ovvero l'utilizzo di comportamenti o parole volte a danneggiare o a sottomettere l'altro partner, è un fenomeno molto diffuso e pericoloso, che può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle vittime. In Italia, la violenza psicologica in coppia è punita dalla legge e può essere perseguita penalmente o civilmente, a seconda dei casi.
In particolare, la violenza psicologica in coppia può essere perseguita penalmente ai sensi dell'articolo 572 del Codice penale, che punisce "chiunque maltratta la propria moglie o il proprio marito, anche se separato o divorziato, ovvero i figli o altri parenti". La violenza psicologica in coppia può essere perseguita anche ai sensi dell'articolo 610-bis del Codice penale, che punisce "chiunque cagiona lesioni personali gravi o gravissime, o comunque disabilità permanente, a una persona della famiglia o convivente".
Oltre alla persecuzione penale, la violenza psicologica in coppia può essere perseguita civilmente, attraverso il ricorso ai Tribunali per i diritti delle famiglie e delle persone, che possono emettere ordinanze di protezione nei confronti delle vittime di violenza psicologica. Le ordinanze di protezione prevedono il divieto di avvicinamento al luogo di lavoro o di residenza della vittima, il divieto di comunicare con la vittima o con i suoi familiari e l'obbligo di frequentare corsi di formazione o terapia per il superamento della violenza.
Per tutelarsi dalla violenza psicologica in coppia, è importante rivolgersi ai Centri antiviolenza o ai Servizi di ascolto e di assistenza per le vittime di violenza, che possono offrire supporto e assistenza psicologica e legale. Inoltre, è importante denunciare ogni forma di violenza psicologica alle autorità competenti, in modo da proteggersi e proteggere gli altri dallo sfruttamento e dall'abuso.
Cosa fare a livello legale se si subisce violenza psicologica in coppia?
Se si subisce violenza psicologica in coppia, è importante prendere delle misure per proteggersi e tutelarsi a livello legale. Ecco alcuni passi che è possibile seguire:
- Denunciare la violenza: la prima cosa da fare è denunciare la violenza psicologica alle autorità competenti, come ad esempio la Polizia o il Tribunale. La denuncia può essere presentata anche in modo anonimo, attraverso i Centri antiviolenza o i Servizi di ascolto e di assistenza per le vittime di violenza.
- Richiedere un'ordinanza di protezione: è possibile richiedere un'ordinanza di protezione nei confronti dell'aggressore, attraverso il ricorso ai Tribunali per i diritti delle famiglie e delle persone. L'ordinanza di protezione può prevedere il divieto di avvicinamento al luogo di lavoro o di residenza della vittima, il divieto di comunicare con la vittima o con i suoi familiari e l'obbligo di frequentare corsi di formazione o terapia per il superamento della violenza.
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